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Flash News

Segnali bullish sul mercato

6 Febbraio 2012

Consultique

Situazione di mercato

06.02.2012 – Il bilancio della settimana uscente è ancora una volta a tinte positive per il mercato che registra un buon movimento al rialzo, sostenuto da elementi che ormai si stanno facendo strutturali ed altri legati alle dinamiche contingenti di mercato. I primi si rintracciano nella liquidità fornita al sistema dalle Banche Centrali che, con effetti evidenti, si stanno propagando in tutte le asset class: l’immagine è quella di una pianta a cui mancava l’acqua da parecchio tempo. In particolare in Europa sta continuando il fenomeno di distensione dei tassi di interesse italiani e spagnoli. Roma e Madrid, con questo calo, possono rifinanziarsi in maniera meno onerosa, riuscendo ad alleggerire il peso delle manovre fiscali e di bilancio. La BCE, rispetto alla FED, sapeva di dover fare di più rispetto alla sorella americana, visto che non può contare sulla struttura produttiva targata Usa, né sul trend di miglioramento degli indicatori economici dei dati macro. Questo “di più” si sta concretizzando in un Quantitative Easing neanche tanto velato che concede finanziamenti alle banche e a tutto il comparto finanziario. La ripidità di salita di certi indici europei non ci mostra una economia in ripresa ma un impiego di risorse su quotazioni sacrificate, forse con ottiche neanche tanto di investimento. In ogni caso, il fenomeno c’è e questo aiuta il circolo virtuoso in essere. Gli elementi invece legati alla dinamiche di mercato di breve sono quelli relativi ai dati macro usciti nelle ultime sedute negli Stati Uniti e inerenti all’occupazione. A gennaio il tasso di disoccupazione è sceso all’8,3%, quinto declino mensile consecutivo e valore più basso in quasi tre anni. Ad aumentare sono state soprattutto le nuove assunzioni, elemento che ha consentito di limare uno 0,2% rispetto al dato di dicembre. Giusto per aggiungere un po’ di zucchero, il dato ha anche battuto le stime attese.

Outlook tecnico

Dal punto di vista tecnico i mercati confermato già quanto detto nei precedenti aggiornamenti, non modificando significativamente le tendenze in atto ma consolidando piuttosto quanto costruito nelle precedenti ottave.  L’S&P 500 prosegue il suo cammino di avvicinamento a quota 1350-1370 (i massimi del 2011) dopo l’ottava precedente in cui vi era stata una leggera pausa di riflessione. Continua a fare meglio l’Europa, dove i margini di recupero paiono più consistenti (si trovano scelte di investimento più cheap), almeno a guardare il Dax che supera quota 6500 con una buona forza relativa. Sul frame più elevato (mensile) il movimento del Dax di gennaio è ben visibile nella sua importanza, con implicazioni rilevanti anche sui frame più lunghi (già evidenti sull’indice Usa). Nell’intermarket arrivano dei segnali interessanti: l’oro realizza la rottura della trend ribassista di breve per riposizionarsi al rialzo anche sui frame temporali più corti. Pausa invece per l’Euro che trova equilibrio verso il Dollaro appena sotto area 1,33.

 

 

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