Il Regolamento SFDR, che produrrà un significativo impatto non solo a livello di obblighi informativi, ma anche sui processi d’investimento, organizzativi e di compliance, si rivolge ad una platea molta ampia, tra cui enti creditizi ed imprese di investimento, imprese di assicurazione, società di gestione del risparmio, enti pensionistici aziendali o professionali, ed altri operatori.
L’attuazione del Regolamento SFDR risulta oggi complicata dal fatto che, pur nella piena vigenza del termine del 10 marzo confermata dalla stessa Commissione europea, non sono stati emanati gli standard tecnici di regolamentazione (RTS) rappresentanti la normativa di secondo livello. In assenza degli RTS, gli operatori sono quindi tenuti a prestare un’attenzione ancora maggiore nell’attuazione e declinazione concreta degli obblighi del Regolamento SFDR.