La Banca Centrale Europea (BCE), facendo seguito alla chiusura della consultazione pubblica lanciata lo scorso settembre, ha pubblicato la versione finale delle proprie “Linee guida per le banche sui crediti deteriorati (NPL)”.
L’adozione delle Linee Guida in oggetto si è resa necessaria al fine di istituire un quadro d’azione armonizzato a livello europeo in ambito di gestione dei crediti deteriorati (Non Performing Loans o NPL), volto a “ridurre in modo sostenibile gli NPL all’interno dei bilanci bancari [con] benefici all’economia in una prospettiva sia micro che macroprudenziale”.
I destinatari del documento sono individuati negli “enti creditizi”, come definiti dall’articolo 4, par. 1 del Regolamento (UE) n. 575/2013 relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento (Capital Requirements Regulation o CRR). Come precisato dalla stesse Linee Guida, tuttavia, le previsioni ivi contenute sono rivolte, in generale, a tutti gli “enti significativi” sottoposti a vigilanza diretta nell’ambito del Meccanismo di Vigilanza Unico (MVU).
Le Linee Guida non costituiscono un corpus di regole vincolanti. Nonostante ciò, la BCE si aspetta piena collaborazione e adesione a quanto suggerito da parte delle banche interessate, ricordando che taluni impegni potranno essere resi vincolanti su base individuale nell’ambito del procedimento di Supervisory Review and Evaluation Process (SREP).
Esse trovano in ogni caso applicazione dalla data di pubblicazione, 20 marzo 2017.