Con Comunicazione del 30 ottobre 2023 Banca d’Italia ha fornito chiarimenti sul regime dell’art. 11 del D.lgs. n. 11/2010 in materia di operazioni di pagamento non autorizzate con riguardo al mancato rimborso per frode dell’utente.
Ai sensi del suddetto art. 11, commi 1 e 2, i prestatori di servizi di pagamento sono infatti tenuti a rimborsare immediatamente le operazioni non autorizzate dagli utenti di servizi di pagamento e, in ogni caso, al più tardi entro la fine della giornata operativa successiva a quella in cui vengono a conoscenza dell’operazione.
Tuttavia, in caso di sospetta frode da parte dell’utente, i prestatori di servizi di pagamento possono sospendere il rimborso dandone immediata comunicazione per iscritto alla Banca d’Italia.
Con la presente Comunicazione di Banca d’Italia si sofferma sui presupposti della sospensione del rimborso delle operazioni non autorizzate da parte dei prestatori di servizi di pagamento e sulle modalità con cui comunicare tale sospensione.
In particolare, Banca d’Italia sottolinea come il comportamento fraudolento, il cui motivato legittima la sospensione dall’obbligo di rimborso, deve caratterizzarsi per elementi specifici che denotano l’intenzione dell’utente (e non di soggetti terzi) di raggirare il prestatore di servizi di pagamento.
Tale comportamento fraudolento non può quindi ravvisarsi nella mera inosservanza, dolosa o colposa, degli obblighi di comunicazione e di custodia gravanti ex art. 7 del Decreto 11/2010 sull’utente medesimo.
La Comunicazione è accompagnata da un template che i prestatori di servizi di pagamento possono utilizzare per attivare il flusso di segnalazioni a Banca d’Italia relative alla sospensione dei rimborsi.
