Il Direttore Centrale per la Vigilanza Bancaria e Finanziaria della Banca d’Italia, Stefano Mieli, è intervenuto sul tema dei “Sistemi di controllo dei rischi e governo degli intermediari: una prospettiva di vigilanza” nel corso del Convegno “Corporate governance e gestione dei rischi: gli insegnamenti della crisi” tenutosi a Milano il 3 febbraio scorso.
Mieli si è innanzitutto soffermato sulle carenze evidenziate dalla crisi sia in tema di governance, sia sul fronte delle pratiche e dei modelli di risk management.
Per far fronte di tali lacune, la riforma regolamentare, coordinata dal Financial Stability Board, si è mossa nella direzione di fornire più regole in ambito di corporate governance, attribuire minore fiducia nella capacità dei modelli di valutare il rischio, integrare gli aspetti quantitativi in una visione generale, che tenga conto anche del quadro macroeconomico e degli aspetti qualitativi, ed infine rafforzare l’azione di controllo da parte delle autorità di vigilanza.
A livello europeo, la trasposizione dell’accordo di Basilea 3, attualmente all’esame della Commissione e del Consiglio e Parlamento europei, è rappresentata da un regolamento e dalla direttiva c.d. CRD IV.