Con Circolare dell’11 gennaio 2024, prot. n. 134, la Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP) chiede agli Enti previdenziali di trasmettere, le informazioni concernenti la politica di investimento, nonché i dati relativi alla composizione ed alla redditività delle attività detenute.
Il D.M. 5 giugno 2012 disciplina le modalità con cui la COVIP riferisce al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nonché al Ministero dell’Economia e delle Finanze, le risultanze dell’attività di controllo esercitata sugli investimenti delle risorse finanziarie e sulla composizione del patrimonio degli Enti previdenziali di cui ai d.lgs. 509/1994 e 103/1996.
La COVIP, nell’ambito della rilevazione di propria competenza, chiede pertanto agli Enti previdenziali di predisporre una dettagliata relazione al fine di fornire puntuali informazioni per ciascuno dei seguenti profili:
- le politiche di investimento e disinvestimento relative alla componente mobiliare e immobiliare, con particolare riferimento al monitoraggio e alla gestione del rischio, in un’ottica di gestione integrata e coerente tra le poste dell’attivo e del passivo;
- le modalità seguite nella gestione diretta e/o indiretta, con evidenza degli advisor e gestori che hanno partecipato al processo di investimento e delle modalità di selezione e remunerazione degli stessi;
- i sistemi di controllo adottati;
- la banca, distinta dal gestore, scelta per il deposito delle risorse affidate in gestione, nonché le modalità di selezione della stessa.
La suddetta relazione andrà trasmessa entro il 1 marzo 2024, mentre i dati relativi al risultato della gestione finanziaria, essendo strettamente connesse alla chiusura del bilancio, andranno forniti entro il 31 maggio 2024.
Precisa la COVIP che le informazioni da fornire attengono a profili che potrebbero restare invariati su un orizzonte temporale pluriennale: la suddetta relazione dovrà pertanto contenere, per ciascuno dei profili considerati, esclusivamente gli elementi di novità intervenuti rispetto a quanto già rappresentato nella precedente rilevazione, di cui la COVIP ha dato conto nel referto reso sul 2022 ai Ministeri vigilanti.
In assenza di elementi di novità, l’Ente deve solamente confermare espressamente la validità di quanto già in precedenza rappresentato, separatamente per ciascuno dei profili interessati.