IVASS ha pubblicato un report di aggiornamento della situazione dei pagamenti delle polizze dormienti, contenenti importanti raccomandazioni per le imprese di assicurazione ed i consumatori.
Il documento si riferisce in particolare agli ultimi dati comunicati dalle compagnie assicurative all’IVASS nel mese di giugno 2023, e riferiti all’attività svolta nel 2022 e negli anni precedenti.
Come noto, le polizze vita “dormienti” sono polizze che, pur avendo maturato un diritto al pagamento del capitale assicurato, per vari motivi, non sono state pagate ai beneficiari e giacciono presso le imprese di assicurazione.
I diritti derivanti dalle polizze vita si prescrivono in 10 anni dalla data dell’evento (come ad esempio il decesso dell’assicurato o la scadenza del contratto), termine oltre il quale le somme, qualora non riscosse dai beneficiari, devono affluire al Fondo Rapporti Dormienti, presso la CONSAP.
Dal 2017 l’IVASS svolge un’intensa attività per “risvegliare” queste polizze, al fine di favorire il pagamento delle somme ai beneficiari, evitandone la prescrizione.
In particolare, dal 2017, IVASS, ogni anno, in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, ha effettuato l’incrocio tra i codici fiscali degli assicurati e l’Anagrafe Tributaria, che detiene i dati relativi all’esistenza in vita dei cittadini, per intercettare casi di decessi non noti alle compagnie assicurative e ha informato queste ultime, affinché potessero attivarsi per contattare i beneficiari e pagare le polizze.
IVASS ha inoltre monitorato nel tempo l’andamento dei pagamenti e ha richiesto alle imprese di attivarsi per migliorare e potenziare i processi interni.
Da quest’anno, tuttavia, IVASS non svolgerà più l’attività di incrocio dei codici fiscali, in quanto è stata completata l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) e l’art. 3 c. 1-quinquies del D.P.R. 22 giugno 2007, n. 116, in materia di depositi e polizze dormienti, prevede che le imprese di assicurazione, al fine di verificare l’intervenuto decesso degli assicurati di polizze vita e procedere al pagamento a favore dei beneficiari, accedano gratuitamente all’ANPR, tramite la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND), e la consultino obbligatoriamente almeno una volta all’anno.
Il documento si conclude, quindi, con alcune raccomandazioni per le imprese e suggerimenti per i consumatori, che possono contribuire a ridurre il fenomeno delle polizze dormienti.
IVASS raccomanda in particolare alle imprese di:
- Consultare l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR)
- Migliorare gli scambi di flussi con gli intermediari, e in particolare con quelli bancari, per le polizze abbinate ai finanziamenti, atteso che di norma l’istituto bancario viene a conoscenza del decesso dell’assicurato in tempi molto brevi
- Semplificare il processo liquidativo, evitando complesse richieste di documentazione, in particolare medica, difficilmente nella disponibilità dei beneficiari
- Favorire all’interno delle polizze la designazione del beneficiario in forma nominativa o l’indicazione di un referente terzo che comunichi col beneficiario nel caso in cui il contraente abbia esigenze di riservatezza.
Ai consumatori, invece, suggerisce di:
- attivarsi autonomamente per verificare se un familiare deceduto ha stipulato una polizza vita
- verificare, se si è beneficiari della prestazione, che la documentazione richiesta dall’impresa di assicurazione per la liquidazione coincida con quella prevista nelle condizioni di polizza.