Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sulla Direttiva relativa al diritto alla riparazione di beni rotti o difettosi (R2R).
Le nuove norme renderanno più agevole per i consumatori richiedere la riparazione anziché la sostituzione dei prodotti, semplificando l’accesso ai servizi di riparazione in termini di facilità, velocità, trasparenza ed attrattività.
La proposta di Direttiva era stata presentata dalla Commissione il 22 marzo 2023 quale parte della Nuova agenda dei consumatori e del Piano d’azione per l’economia circolare.
La Direttiva integra altre recenti iniziative legislative volte a promuovere il consumo sostenibile, come il Regolamento sulla progettazione ecocompatibile (che promuoverà la produzione di prodotti riparabili) e la Direttiva sulla responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde (che consentirà ai consumatori di prendere decisioni di acquisto più informate presso il punto vendita).
La direttiva favorisce il prolungamento della vita dei prodotti attraverso la riparazione, promuovendo così modelli commerciali più sostenibili e riducendo i rifiuti.
Tra gli strumenti proposti, vi è la possibilità per i consumatori di:
- richiedere la riparazione di prodotti tecnicamente riparabili
- accedere ad un modulo europeo di informazione sulla riparazione
- accedere ad una piattaforma online europea per le riparazioni, che sostituisce le 27 piattaforme nazionali, facilitando il collegamento fra consumatori e riparatori
- ottenere un’estensione di 12 mesi del periodo di responsabilità del venditore dopo la riparazione.
L’accordo, in sintesi:
- introduce l’obbligo per i produttori di beni con requisiti di riparazione di effettuare le riparazioni entro un periodo ragionevole e a un prezzo equo
- mantiene il diritto del consumatore di scegliere tra riparazione e sostituzione quando un prodotto è difettoso
- obbliga i produttori a fornire informazioni sui pezzi di ricambio sul loro sito web, garantendo accesso a tali pezzi a un prezzo ragionevole, per i riparatori indipendenti
- impedisce pratiche che limitano l’uso di pezzi di ricambio di seconda mano o stampati in 3D.
L’accordo provvisorio raggiunto dovrà essere approvato e adottato formalmente da entrambe le istituzioni europee, quindi il testo della Direttiva entrerà in vigore dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale europea.