Con comunicazione del 6 febbraio 2024, Banca d’Italia ha identificato delle difformità nelle segnalazioni delle operazioni in sofferenza, da parte degli intermediari, relative ai finanziamenti oltre il breve termine in euro.
In particolare, la difformità riguarda la variabile “vita residua per data di riprezzamento del tasso di interesse” (denominata “vita residua di tipo B”), nella base informativa A1 58468.00 “Finanziamenti oltre il breve termine in euro a famiglie, istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie e a società non finanziarie residenti nell’Area UEM (valore nominale).
Banca d’Italia specifica che la vita residua di tipo B deve essere segnalata solo per operazioni a tasso indicizzato non in sofferenza, e il valore “non applicabile” deve essere utilizzato solo se il campo “vita residua di tipo A” è uguale o inferiore a 1 anno.
Per operazioni in sofferenza, la “vita residua di tipo A” e la “vita residua di tipo B” devono assumere contemporaneamente il valore “non applicabile”.
Banca d’Italia invita pertanto gli intermediari a verificare e correggere le informazioni segnalate nella voce 58468.00 a partire dal 30 settembre 2023, e chiede al contempo una verifica anche per le voci A1 40014.02, 40014.06, 40016.02 e 40016.06, seguendo gli stessi criteri segnaletici.
Eventuali difformità dovranno essere rettificate al più tardi entro il 16 febbraio 2024.