L’EDPB (il Comitato europeo per la Protezione dei Dati) ha stabilito le priorità per il periodo 2024-2027 (EDPB Strategy 2024-2027) ed ha chiarito i meccanismi di ricorso per l’attuazione del DPF (Data Privacy Framework).
L’EDPB ha definito le priorità di azione per il prossimo triennio, raggruppate in quattro pilastri, nonché le azioni chiave per ogni pilastro, al fine di contribuire al raggiungimento di questi obiettivi.
I quattro pilastri sono:
- Pilastro 1 – Rafforzare l’armonizzazione e promuovere la conformità
- Pilastro 2 – Rafforzare una cultura dell’applicazione comune e una cooperazione efficace
- Pilastro 3 – Salvaguardare la protezione dei dati nel panorama digitale e interregolamentare in via di sviluppo
- Pilastro 4 – Contribuire al dialogo globale sulla protezione dei dati.
Nei prossimi quattro anni, l’EDPB continuerà a promuovere l’osservanza della legge sulla protezione dei dati, elaborando orientamenti chiari, concisi e pratici su argomenti importanti e sviluppando materiale per un pubblico più ampio.
Inoltre, la cooperazione in materia di applicazione del GDPR rimarrà una priorità importante ed il Consiglio svilupperà ulteriormente le iniziative dell’EDPB in questo settore, come le azioni coordinate di applicazione.
Un nuovo aspetto della strategia è l’attenzione all’interazione con il nuovo quadro normativo digitale.
Le nuove leggi digitali, come la DMA o la DSA, hanno un impatto sulla protezione dei dati e della privacy: l’EDPB si adopererà per rafforzare la cooperazione con le altre autorità di regolamentazione, al fine di integrare il diritto alla protezione dei dati nell’architettura normativa generale.
Inoltre, l’EDPB continuerà a prestare particolare attenzione alle sfide sollevate dalle nuove tecnologie, come l’IA.
Inoltre, per quanto riguarda il quadro UE-USA sulla privacy dei dati (Data Privacy Framework – DPF), l’EDPB ha adottato un regolamento interno, una nota informativa al pubblico e un modello di modulo di reclamo per facilitare l’attuazione dei meccanismi di ricorso previsti dal DPF, che trattano solo i reclami relativi alle rispettive competenze (sicurezza nazionale o scopi commerciali) e solo per i dati trasmessi dopo il 10 luglio 2023.