Con Circolare n. 22 del 14 maggio 2024, la Ragioneria Generale dello Stato ha aggiornato la propria guida operativa per il rispetto del principio di non arrecare danno significativo all’ambiente (c.d. Guida DNSH), relativamente agli interventi in ambito PNRR.
Il Regolamento UE 241/2021, in particolare, stabilisce, all’art. 18, che tutte le misure dei Piani nazionali per la ripresa e resilienza (PNRR), sia in termini di riforme che di investimenti, debbano soddisfare il principio di “non arrecare danno significativo agli obiettivi ambientali”: tale vincolo si traduce in una valutazione di conformità degli interventi al principio del “Do No Significant Harm” (DNSH), ex ante, in itinere ed ex-post.
La recente riprogrammazione del Piano, che ha portato all’approvazione della Decisione di Esecuzione del Consiglio (CID) n. 16051/23 dell’8 dicembre 2023 ha quindi reso opportuno un aggiornamento della “Guida operativa per il rispetto del principio di non arrecare danno significativo all’ambiente” di cui alle Circolari RGS n. 32/2021 e n. 33/2022.
Rispetto alle precedenti edizioni della Guida DNSH, questa versione:
- include ulteriori schede tecniche necessarie a seguito della riprogrammazione e dell’inserimento di nuove misure ed effettua la revisione di altre schede, per tenere conto dell’evoluzione della normativa ambientale
- assicura un maggiore allineamento con i criteri contenuti negli Orientamenti tecnici della Commissione UE sull’applicazione del principio non arrecare un danno significativo
- recepisce le indicazioni derivanti dal Regolamento Delegato (UE) 2023/2486, che introduce criteri di vaglio tecnico:
- per gli obiettivi di uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine
- per l’economia circolare, compresi la prevenzione ed il riciclaggio dei rifiuti
- per la prevenzione e riduzione dell’inquinamento dell’area, dell’acqua o del suolo
- per la protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi
- chiarisce l’interpretazione di alcune indicazioni, anche sulla base delle domande pervenute nel corso dei primi due anni di applicazione da parte di soggetti attuatori e amministrazioni centrali
- specifica gli elementi di comprova da caricare sul sistema ReGiS:
- nell’Attestazione relativa alla selezione dei progetti
- nell’Attestazione relativa alla Gara d’appalto (o, in generale, della procedura di affidamento)
- nell’Attestazione sui singoli Stati Avanzamento Lavori (Rendiconti di Progetto)
- al fine di favorire il rispetto del principio del non arrecare danno significativo all’ambiente, in particolare nella definizione delle procedure di approvvigionamento o affidamento necessarie per la realizzazione degli interventi, vengono individuati i Criteri Ambientali Minimi (CAM) di cui all’art. 57 del Codice dei contratti pubblici (D.lgs. 36/2023), che consentono di assicurare i vincoli DNSH di interesse.