IVASS ha pubblicato la relazione sull’intervento di Riccardo Cesari, consigliere IVASS, al convegno ““Calamità: nuovi percorsi per la ricostruzione” che si è tenuto a Roma, presso il Dipartimento di Protezione Civile, il 15 maggio 2024, dal titolo “Calamità naturali e assicurazioni“.
Nella relazione viene enfatizzata l’urgenza del cambiamento climatico come una delle principali sfide contemporanee: l’aumento degli eventi climatici estremi ha portato alla necessità di trovare soluzioni condivise e sostenibili per affrontare i danni economici e umani che ne derivano.
Il primo punto chiave riguarda la necessità di mitigare i rischi catastrofali attraverso investimenti in infrastrutture resilienti e sistemi di allerta precoce. Tuttavia, Cesari sottolinea che tali interventi non sono sufficienti da soli, poiché la capacità di prevedere esattamente quando e dove colpiranno tali calamità rimane limitata.
Il secondo punto riguarda la necessità di riposta e resilienza dopo le calamità. Qui emerge l’importanza dell’assicurazione privata come mezzo per ripartire gli oneri della ricostruzione in anticipo, fornendo un ristoro direttamente proporzionale ai danni subiti.
Cesari sottolinea che, sebbene l’intervento pubblico sia necessario in alcuni casi, presenta alcuni svantaggi, tra cui l’incertezza e la mancanza di incentivi per la prevenzione dei rischi. L’assicurazione privata, al contrario, offre un meccanismo più certo e incentivante per la mitigazione dei rischi.
Inoltre, Cesari evidenzia il gap di protezione assicurativa in Europa e in Italia, con una copertura ancora scarsa rispetto al rischio di calamità naturali.
La nuova legislazione italiana mira a colmare questa lacuna attraverso l’introduzione di un’obbligatorietà assicurativa per eventi catastrofali come sismi e alluvioni. Tuttavia, Cesari sottolinea l’importanza di definire con attenzione gli eventi catastrofali coperti e garantire un adeguato coinvolgimento pubblico e privato per assicurare la sostenibilità del sistema.
Infine, Cesari invita tutte le parti interessate a collaborare per sviluppare strategie di gestione del rischio e politiche che proteggano le persone e le economie dagli impatti devastanti dei cambiamenti climatici.
Affrontare il cambiamento climatico non è solo una questione di responsabilità ambientale, ma anche di sicurezza economica e sociale per le generazioni future.