La BCE ha pubblicato il primo progress report sulla fase preparatoria dell’euro digitale, che sintetizza i progressi sul progetto dell’euro digitale dalla fase preparatoria avviata lo scorso 1° novembre 2023.
Dopo una fase istruttoria iniziata nel 2021, il 18 ottobre scorso il Consiglio direttivo della BCE ha avviato infatti una fase di preparazione di due anni, fino al 31 ottobre 2025, durante la quale si procederà con il lavoro tecnico e il processo legislativo dell’UE.
Entro fine 2025, il Consiglio direttivo deciderà se procedere ulteriormente con l’euro digitale, con la decisione finale sull’emissione che verrà presa dopo il completamento del processo legislativo.
L’euro digitale, complementare al contante, sarebbe sicuro e ampiamente accettato, rafforzando la sovranità monetaria europea e riducendo la dipendenza dai fornitori privati non europei.
Negli ultimi mesi, la BCE ha concordato le caratteristiche tecniche necessarie per garantire che le transazioni in euro digitali online forniscano standard di privacy ancora più elevati rispetto alle attuali soluzioni di pagamento digitale, garantendo al contempo una solida protezione degli utenti finali contro le frodi.
L’Eurosistema utilizzerà misure all’avanguardia, tra cui la pseudonimizzazione, l’hashing e la crittografia dei dati, per garantire di non poter collegare direttamente le transazioni in euro digitali a utenti specifici.
In linea con la prassi attuale, i prestatori di servizi di pagamento avrebbero accesso soltanto ai dati personali che sono necessari per garantire la conformità con la legislazione dell’UE, come ad esempio le norme antiriciclaggio.
Per utilizzare i dati a fini commerciali, i prestatori di servizi di pagamento dovranno ottenere il consenso esplicito degli utenti.
In quanto emittente e fornitore di infrastrutture di pagamento per l’euro digitale, la BCE sarà sottoposta alla supervisione di autorità indipendenti per la protezione dei dati, che ne controlleranno la conformità al Regolamento dell’Unione europea sulla protezione dei dati (GDPR).
L’Eurosistema sta inoltre sviluppando una funzionalità offline che consentirebbe agli utenti dell’euro digitale di pagare senza una connessione a Internet, dopo aver prefinanziato il proprio conto in euro digitale tramite Internet o uno sportello automatico.
I pagamenti avverrebbero direttamente tra i dispositivi offline – ad esempio telefoni cellulari o carte di pagamento – degli utenti coinvolti nella transazione, senza dover ricorrere alla connessione internet.
La BCE sta studiando gli strumenti tecnici già disponibili sul mercato che potrebbero consentire il regolamento delle transazioni offline in euro digitali direttamente nei dispositivi degli utenti finali.
Ha inoltre valutato altri aspetti essenziali dei pagamenti digitali offline in euro, con l’obiettivo di renderli senza soluzione di continuità, sicuri e facili da usare.
Il lavoro tecnico della BCE si è concentrato in particolare sulle considerazioni relative alla consegna e alle modalità di finanziamento dei portafogli digitali offline in euro, comprese le modalità di esecuzione dei controlli antiriciclaggio e anti-falsificazione.
Per i pagamenti offline, gli utenti potrebbero utilizzare i propri dispositivi mobili, mentre l’Eurosistema sta anche studiando l’uso potenziale di smart card alimentate a batteria o di smart card non alimentate che usino un dispositivo ponte per comunicare.
L’effettiva implementazione di un euro digitale offline sui dispositivi mobili dipenderà in ultima analisi dai requisiti stabiliti per i produttori di apparecchiature e per i fornitori di servizi di comunicazione elettronica nel regolamento sull’euro digitale.