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Banche venete e in risoluzione: da Consob il modulo per i ristori previsti dal Milleproroghe

1 Ottobre 2018
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Consob ha pubblicato il modulo per la richiesta di ristoro prevista dal decreto Milleproroghe per gli investitori di azioni e obbligazioni subordinate/convertibili emessi dalle banche poste in risoluzione a fine 2015 (Banca delle Marche, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara e Cassa di Risparmio di Chieti) e in liquidazione coatta amministrativa nel giugno 2017 (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca).

La richiesta, che potrà essere avanzata da coloro i quali hanno già presentato un ricorso all’Acf e hanno già ottenuto o otterranno, entro il 30 novembre prossimo, una decisione in tutto o in parte a loro favorevole, è volta ad ottenere un ristoro pari al 30% dell’importo riconosciuto dall’Arbitro per le controversie finanziarie (Acf), con un tetto di 100.000 euro (articolo 11, comma 1-bis, del decreto-legge 25 luglio 2018, n. 91 così come convertito con la legge 21 settembre 2018, n. 108).

L’invio del modulo potrà avvenire agli indirizzi ivi indicati, o in via informatica (soluzione preferibile per la Consob), o in via cartacea.

L’istanza può essere effettuata dai clienti delle due banche venete solo una volta ricevuta la comunicazione dell’avvenuta pubblicazione della decisione favorevole. Queste banche, infatti, essendo sottoposte a liquidazione coatta amministrativa non potrebbero comunque adempiere spontaneamente alle decisioni. Negli altri casi, invece, i ricorrenti dovranno attendere la pubblicazione sul sito dell’Acf del mancato adempimento da parte della banca alla decisione dell’Arbitro.

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