Consob ha pubblicato il rapporto sulle scelte di investimento delle famiglie italiane del 2024, ove analizza le conoscenze, le attitudini e i comportamenti degli investitori retail italiani.
Basato sull’indagine “L’approccio alla finanza e agli investimenti delle famiglie italiane” condotta nel primo trimestre del 2024 su un campione di 2.011 individui, il rapporto sulle scelte d’investimento traccia le dinamiche evolutive delle scelte di portafoglio e si concentra anche su finanza sostenibile e digitalizzata.
Il rapporto è suddiviso in un’introduzione e sette sezioni analitiche:
- Sezione 1: fornisce una descrizione dettagliata del campione, specificandone le caratteristiche socio-demografiche e i tratti della personalità
- Sezione 2: analizza la cultura finanziaria dei decisori finanziari, confrontando le loro conoscenze
- Sezione 3: esamina le fonti informative utilizzate dalle famiglie
- Sezione 4: analizza le scelte di portafoglio
- Sezione 5: esamina il processo decisionale
- Sezione 6: approfondisce l’innovazione finanziaria digitale
- Sezione 7: approfondisce la finanza sostenibile.
Le conoscenze finanziarie di base sono un prerequisito essenziale per prendere decisioni consapevoli: nel 2024, l’analisi del livello di conoscenze finanziarie ha evidenziato che solo l’8% degli intervistati afferma di essere familiare con i concetti finanziari di base, nonostante il livello effettivo di conoscenza risulti essere più alto, con una media di 4 risposte corrette su 5.
Le conoscenze finanziarie tendono ad aumentare con l’età e variano tra le regioni e i generi: ad esempio, la percentuale media di risposte corrette è del 66% per la fascia d’età 18-34 anni e supera l’80% per gli over 64.
I prodotti finanziari più diffusi tra le famiglie italiane includono certificati di deposito e buoni fruttiferi postali (48%), titoli di Stato (39%), fondi comuni di investimento (36%), obbligazioni (35%) e i depositi vincolati e azioni (32%).
Tra i meno presenti vi sono gli ELTIF (2%) e i pronti contro termine (4%).
Il rapporto dedica particolare attenzione alla finanza sostenibile e digitalizzata, analizzando l’interesse e l’adozione di questi strumenti tra gli investitori italiani: dall’indagine risulta che Internet è il canale più usato per la ricerca di informazioni finalizzate a prendere una decisione di investimento; al secondo posto la televisione, mentre un 36% utilizza i social media (sostanzialmente a pari livello con i siti o le app degli intermediari finanziari).
In forte crescita anche gli investimenti in criptovalute tra le famiglie italiane: tra il 2022 e il 2024 la percentuale degli intervistati che dichiara di avere criptovalute in portafoglio è più che raddoppiata, passando dall’8% al 18%, anche se la scelta non sempre è associata ad un’effettiva conoscenza delle caratteristiche di questo tipo di asset digitale.
In crescita anche gli investimenti qualificati come sostenibili, presenti nel 2024 nel salvadanaio del 20% degli intervistati contro l’11% del 2022.