ICMA (International Capital Market Association) ha risposto in data odierna alla pubblica consultazione sulla revisione del MiFIR, pubblicata da ESMA il 21 maggio 2024, fornendo suggerimenti e raccomandazioni:
- in ordine alla revisione dell’RTS 2 sulla trasparenza per le obbligazioni, i prodotti finanziari strutturati e le quote di emissione
- sulla bozza di RTS relativa ai requisiti di “ragionevole base commerciale” (RCB) per quanto riguarda la fornitura di dati di mercato da parte di sedi, APA, CTP e SI.
ICMA è stata a lungo sostenitrice di una maggiore trasparenza nei mercati obbligazionari europei e dell’introduzione di un nastro consolidato UE per le obbligazioni, ed accoglie quindi con favore l’obiettivo della revisione del MiFIR di sostenere l’istituzione di un nastro consolidato.
Nel formulare le proprie raccomandazioni, ICMA ha anche riconosciuto la sfida di trovare il giusto equilibrio tra il raggiungimento della calibrazione ottimale per il maggior numero possibile di classi e sottoclassi obbligazionarie e la necessità di evitare un’eccessiva complessità.
Sulla base della sua analisi, ICMA propone i seguenti affinamenti al quadro di rinvio proposto da ESMA e basato sulle disposizioni riviste del MiFIR:
- raggruppamenti più granulari di obbligazioni: ICMA propone una distinzione tra le emissioni a cedola fissa dei maggiori emittenti sovrani e le altre obbligazioni sovrane, nonché tra credito investment grade e credito high yield
- un approccio più scientifico per stabilire il determinante di liquidità appropriato: sebbene ICMA si sia concentrata sulle dimensioni dell’emissione in essere come variabile determinante, non esclude la rilevanza di altre caratteristiche chiave (come il tempo fino alla scadenza o la denominazione valutaria)
- un perfezionamento della matrice proposta, che consenta una distinzione più appropriata tra soglie di dimensione delle operazioni liquide e illiquide
- un approccio basato maggiormente sui dati per stabilire le soglie di dimensione delle negoziazioni, appropriate per le categorie di differimento pertinenti, sulla base dei volumi medi giornalieri di negoziazione storici: ICMA riconosce la complessità di ottenere una calibrazione ottimale tra diverse classi di obbligazioni, ma ritiene che un approccio basato sui dati sia fondamentale.
ICMA esorta ESMA a prendere in considerazione queste raccomandazioni e a collaborare con il settore per creare un quadro di riferimento rivisto e ben calibrato che migliori i risultati del mercato e riduca i rischi.