La Commissione europea ha firmato il 5 settembre 2024 la Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sull’intelligenza artificiale, ovvero il primo accordo internazionale giuridicamente vincolante sull’IA, pienamente in linea con il Regolamento (UE) 2024/1689 (AI Act).
La Convenzione prevede un approccio comune per garantire che i sistemi di IA siano compatibili con i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto, consentendo al contempo innovazione e fiducia.
Include una serie di concetti chiave dell’AI Act, come l’approccio basato sul rischio, la trasparenza lungo la catena del valore dei sistemi di IA e dei contenuti generati dall’IA, gli obblighi di documentazione dettagliata per i sistemi di IA identificati come ad alto rischio e gli obblighi di gestione del rischio con la possibilità di introdurre divieti per i sistemi di IA considerati una chiara minaccia ai diritti fondamentali.
Le disposizioni della Convenzione mirano a garantire che le attività all’interno del ciclo di vita dei sistemi di intelligenza artificiale siano pienamente coerenti con i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto; ciascuna Parte della Convenzione dovrà adottare o mantenere in vigore le opportune misure legislative, amministrative o di altro tipo per dare attuazione alle disposizioni della presente Convenzione.
Tali misure saranno graduate e differenziate in funzione della gravità e della probabilità che si verifichino impatti negativi sui diritti umani, sulla democrazia e sullo Stato di diritto, durante il ciclo di vita dei sistemi di intelligenza artificiale.
Per garantire l’effettiva attuazione delle sue disposizioni da parte delle Parti, la Convenzione istituisce un meccanismo di follow-up e di cooperazione internazionale.
La Convenzione sarà attuata nell’UE attraverso l’AI Act, che prevede norme armonizzate per l’immissione sul mercato, la diffusione e l’uso dei sistemi di IA, insieme ad altre normative UE pertinenti, ove necessario.
Dopo la firma, la Commissione preparerà una proposta di decisione del Consiglio per la conclusione della Convenzione; anche il Parlamento europeo dovrà dare il suo consenso.