Il Governatore di Banca d’Italia, nei propri indirizzi di saluto alla conferenza “Ensuring an orderly energy transition” del 16 settembre 2024 organizzata nell’ambito del G7, ha espresso interessanti riflessioni sui rischi e le opportunità della transizione energetica.
In particolare, sono stati toccati diversi punti, a cominciare dal carattere “inevitabile” della transizione energetica e dalla necessità che la stessa sia gestita in modo ordinato, con azioni mirate e coordinare anche a livello internazionale, come l’istituzione di un sistema globale di incentivi, attraverso cui creare meccanismi di compensazione fra i paesi con emissioni pro capite più elevate e quelli con emissioni relativamente basse.
Viene poi trattato il tema della dipendenza energetica, evidenziando come l’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili contribuirà a ridurre l’attuale dipendenza dai combustibili fossili. Allo stesso tempo, però, viene segnalato come vi sia il rischio che si creino nuove forme di dipendenza e, più precisamente, da minerali e terre rare necessari per attuare la transizione energetica.
Altra criticità evidenziata nel corso dell’intervento è data dalla necessità di trovare un adeguato bilanciamento nel rapporto tra transizione energetica e transizione digitale, con la seconda che ha portato ad un aumento significativo della domanda di energia elettrica per soddisfare il fabbisogno connesso all’utilizzo delle nuove tecnologie (come intelligenza artificiale e criptoattività).
Infine, viene evidenziato un problema “politico” legato alla transizione energetica, ossia la ricerca di un consenso su larga scala, che coinvolga anche imprese e cittadini, i quali potrebbero subire i costi della transizione senza essere in grado di farvi fronte o senza comprenderne le ragioni.