Lo scorso 25 luglio la Consob ha pubblicato un Richiamo di attenzione rivolto agli intermediari sull’adeguamento agli obblighi in materia di “finanza sostenibile” nella prestazione dei servizi di investimento.
Tale intervento, utile a guidare gli intermediari nell’adozione di processi applicativi maggiormente conformi alla normativa vigente, si inserisce in un quadro normativo in profonda evoluzione.
A livello europeo, infatti, è in atto un ripensamento del framework sulla finanza sostenibile, che si sta traducendo nei lavori di revisione del Regolamento SFRD e dei relativi standard tecnici, nonché nelle proposte avanzate prima dalle ESAs e poi da ESMA nelle loro Opinion del 18 giugno e del 24 luglio scorso.
Sempre nell’ambito della finanza sostenibile, nelle scorse settimane sono state pubblicati i Final Report sul greenwashing e le traduzioni delle Linee guida sulla denominazioni ESG dei fondi.
Il presente corso si pone l’obbiettivo di analizzare gli obblighi in materia di finanza sostenibile nei servizi di investimento, anche alla luce delle indicazioni fornite dalla Consob nel Richiamo di attenzione del 25 luglio scorso.
L’analisi, tuttavia, muove da una valutazione prospettica, che tenga conto dell’evoluzione, già in essere in seno alle Istituzioni europee, che rimodellerà il quadro di finanza sostenibile e gli obblighi in materia.
Tematiche oggetto di attenzione e discussione
- Il regime SFRD e il richiamo di attenzione della Consob del 25 luglio 2024
- La revisione del quadro attuale SFDR: la consultazione della Commissione UE e i progetti ESAs
- Le Opinion ESAs del 18 giugno ed ESMA del 24 luglio 2024
- I Final Report EBA, ESMA e EIOPA del 04 giugno 2024 in materia di greenwashing
- Gli Orientamenti ESMA sulla nomenclatura ESG dei fondi
- Gli obblighi attuali e le indicazioni della Consob letti in una prospettiva evolutiva
- L’informazione sulla sostenibilità a livello di soggetto e di prodotto (web, precontrattuale e periodica)
- La declinazione dei criteri di chiarezza e correttezza informativa
- Concetti rilevanti: rischio di sostenibilità, PAI e preferenze di sostenibilità
- La classificazione della clientela
- L’acquisizione delle preferenze di sostenibilità del cliente
- La valutazione delle caratteristiche di sostenibilità del prodotto
- L’incrocio tra preferenze di sostenibilità del cliente e caratteriste ESG dei prodotti
- Le misure di product governance e la definizione del target market