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La vendita dell’azienda e l’attività prodromica nel Codice della Crisi

27 Settembre 2024

Elisabetta Trecani, Avvocato del Foro di Milano

Di cosa si parla in questo articolo

In data 13 maggio 2024 il Consiglio del Notariato ha approvato e pubblicato lo Studio n. 41-2024/PC, a cura dell’Avv. Piervincenzo D’Adamo, relativo all’analisi della normativa sulla vendita d’azienda nel contesto delle procedure concorsuali disciplinate Codice della Crisi dell’Impresa e dell’Insolvenza (CCII).

Lo studio esamina, in particolare, le innovazioni apportate dalla riforma rispetto alla precedente legge fallimentare, evidenziando l’evoluzione giuridica del concetto di liquidazione aziendale, concentrandosi sulla portata degli articoli 214 e 216 del CCII. 

Primariamente, lo Studio sottolinea come il comma 3 dell’art. 214 CCII introduce una novità di rilievo, stabilendo che, “salva diversa convenzione, è esclusa la responsabilità dell’acquirente per i debiti relativi all’esercizio delle aziende cedute, sorti prima del trasferimento.”

Questa disposizione risulta cruciale per incoraggiare la partecipazione degli acquirenti nelle procedure concorsuali, eliminando infatti il rischio di gravami finanziari preesistenti

Lo Studio passa poi ad analizzare la normativa sul trasferimento parziale dei lavoratori e la deroga all’art. 2112 C.c. che, generalmente, tutela i diritti dei lavoratori in caso di trasferimento d’azienda, ma che può essere negoziata nelle procedure concorsuali; inoltre, esplora l’uso del nuovo istituto dell’esame congiunto, strumento grazie al quale si negoziano le condizioni di trasferimento dei lavoratori.

Con particolare riferimento all’art. 216, lo Studio illustra, altresì, (i) i principi di vendita aziendale, anche in relazione alla monetizzazione dei diritti del debitore e (ii) le procedure di vendita competitiva (previste dall’art. 216 CCII stesso) analizzando le diverse forme di vendita (es. telematica) e le regole per garantire la trasparenza nelle procedure di liquidazione. 

Infine, lo Studio analizza le nuove forme di gestione delle aziende in crisi, come la creazione di NewCo per rilanciare l’impresa e le nuove tecniche di rivalutazione aziendale.

Nel complesso, il documento illustra, quindi, come la riforma del CCII, pur mantenendo alcuni elementi della precedente legge fallimentare, abbia introdotto novità significative per la liquidazione aziendale, bilanciando l’efficienza delle procedure con la tutela di creditori e lavoratori.

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