L’Autorità bancaria europea (EBA) ha pubblicato oggi il suo terzo rapporto obbligatorio sul monitoraggio di Basilea III, che valuta l’impatto che l’attuazione dello schema di Basilea III (ovvero il CRR III) nell’UE avrà sulle banche europee alla data di piena attuazione, cioè nel 2033.
Delle novità per le banche e gli intermediari finanziari derivanti dall’attuazione del CRR III se ne discuterà ampiamente nel corso del prossimo webinar organizzato dalla nostra rivista il 17 ottobre “Basilea IV: le novità del CRR III – Impatti per banche e intermediari finanziari”.
Il Rapporto valuta l’impatto dell’attuazione del CRR III sulle banche dell’UE in relazione al:
- rischio di credito (suddiviso in quattro sottocategorie)
- rischio operativo
- indice di leva finanziaria.
Inoltre, viene considerata l’introduzione della soglia minima di produzione aggregata; il Rapporto quantifica altresì l’impatto dell’attuazione dei nuovi standard per il rischio di mercato (FRTB) e per gli aggiustamenti della valutazione del credito (CVA).
Il Rapporto illustra i risultati dell’attuazione specifica per l’UE, separatamente, per le banche del Gruppo 1 e del Gruppo 2: le banche del Gruppo 1 sono quelle con un capitale Tier 1 superiore a 3 miliardi di euro e attive a livello internazionale; tutte le altre banche sono classificate come banche del Gruppo 2.
Il Rapporto mostra i risultati dell’attuazione specifica dell’UE separatamente per tre grandi modelli di business:
- “universale”, che è un modello di business che offre la maggior parte dei servizi bancari
- “orientato al dettaglio”, che si concentra sulla clientela al dettaglio
- “orientato alle imprese e altro”, che comprende gli altri istituti.
Il calo dell’impatto espresso in capitale minimo richiesto Tier 1 è attribuito principalmente al fatto che i G-SII hanno già implementato nel 2023 il requisito aggiuntivo del coefficiente di leva finanziaria pari al 50% della sovrattassa dei G-SII in cima al capitale minimo richiesto del 3% della misura dell’esposizione al coefficiente di leva finanziaria.
Ciò ha comportato un aumento dei requisiti per l’attuale implementazione, con un impatto ridotto rispetto ai requisiti patrimoniali previsti per l’implementazione completa, che sono rimasti stabili per il leverage ratio.
Ciò si riflette nell’impatto ridotto dei G-SII con effetti di ricaduta sulle banche del Gruppo 1 e su tutte le banche, di cui i G-SII sono un sottoinsieme; l’impatto sul Gruppo 2 non è stato influenzato da questa implementazione.