Banca d’Italia ha pubblicato il documento di studio n. 52 di ottobre 2024, della collana “Mercati, infrastrutture, sistemi di pagamento”, sull’importanza dei rating ESG per i costi di finanziamento delle banche.
Il lavoro esamina in particolare la relazione tra i rating di sostenibilità (ESG – Environmental, Social, Governance – score) delle banche e il loro costo di finanziamento, fornendo evidenze empiriche sugli effetti delle variazioni nei rating ESG sulle decisioni d’investimento degli investitori.
L’analisi si concentra sulle obbligazioni emesse da banche dell’area euro tra il 2015 e il 2022.
Lo studio effettua due analisi distinte che dimostrano un’associazione significativa tra rating ESG e costi di finanziamento:
- l’impatto degli ESG sui costi di finanziamento delle banche, misurati dallo spread all’emissione; lo studio è iniziato dal mercato obbligazionario primario, in quanto consente un’analisi più diretta dei costi di finanziamento delle imprese. In questa analisi, sono stati confrontati i risultati utilizzando i rating ESG di diverse fonti (MSCI, Refinitiv Eikon e Sustainalytics), e considerando anche i contributi delle singole sotto-componenti (E, S, G). L’attenzione all’Europa è motivata dal ruolo pionieristico della regione nelle pratiche di sostenibilità.
Controllando per le caratteristiche delle obbligazioni e delle banche, i risultati rivelano una correlazione significativa e negativa tra la performance ESG e lo spread in questione: gli investitori apprezzano i fattori ESG e le pratiche ESG favorevoli sono collegate a rendimenti obbligazionari più bassi.
Esaminando l’impatto variegato delle diverse dimensioni ESG sui rendimenti delle obbligazioni bancarie, l’effetto è principalmente guidato dai fattori sociali e di governance: i risultati suggeriscono che l’implementazione delle migliori pratiche di corporate governance e la riduzione del rischio di controversie aumentano la capacità di una banca di assicurarsi condizioni di finanziamento più favorevoli sul mercato.
- per indagare più a fondo se gli spread rispondono ai rating ESG, si è ricorso nello studio a un disegno panel event study, esaminando l’impatto delle variazioni dei rating ESG sui rendimenti obbligazionari a scadenza delle banche (calcolati come media giornaliera per mese): ciò fornisce spunti empirici per capire se gli investitori tengano conto dei rischi legati ai fattori ESG quando prendono decisioni di investimento.
In estrema sintesi, i risultati mostrano che le banche con più elevati rating ESG sono state in grado di finanziarsi a un costo inferiore; considerando singolarmente i fattori di sostenibilità (E, S, G), quello di governance (G) risulta essere il più significativo nel ridurre il costo del finanziamento.
Inoltre, utilizzando un modello panel event study, l’analisi mostra che le variazioni dei rating ESG hanno un impatto significativo sul rendimento delle obbligazioni: lo spread a scadenza tende ad aumentare dopo una riduzione del punteggio ESG e a diminuire dopo un aumento.
I risultati indicano che gli effetti delle diminuzioni e degli aumenti non sono simmetrici: nel medio termine, l’impatto di questi ultimi è infatti più significativo e persistente.