Banca d’Italia ha recentemente pubblicato uno studio sul proprio sistema interno di valutazione del merito creditizio per le imprese non finanziarie italiane (anche “In-house Credit Assessment System” o “ICAS”), operativo dal 2013.
In particolare, il processo di verifica del merito creditizio elaborato dall’Autorità si compone di due fasi: la prima è automatizzata ed avviene applicando un modello statistico che produce un primo giudizio sull’impresa, la seconda fase coinvolge due analisti esperti e – eventualmente – il comitato rating, i quali, muovendo dal giudizio elaborato nella prima fase, perfezionano il rating finale dell’impresa.
Lo studio prosegue approfondendo le principali differenze tra modelli statistici di verifica del merito creditizio, modelli basati sul machine learning e modelli ibridi, evidenziando, infine, come il modello statistico adottato da Banca d’Italia – che pure integra componenti di machine learning –sia caratterizzato da una struttura robusta e dimostri proprietà soddisfacenti che consentono di discriminare tra imprese sane e rischiose con una discreta stabilità dei risultati.