La Commissione UE ha pubblicato la prima bozza del Codice di buone pratiche per i fornitori di IA di uso generale, redatto da esperti indipendenti, nominati presidenti e vicepresidenti di quattro gruppi di lavoro tematici.
Gli esperti hanno sviluppato questa versione iniziale sulla base dei contributi dei fornitori di modelli di IA di uso generale, destinatari del Codice e la stesura ha tenuto conto anche degli approcci internazionali.
Questa prima bozza sarà una base per ulteriori dettagli e perfezionamenti, e gli esperti invitano a fornire feedback per contribuire a modellare ogni iterazione verso la versione finale del Codice di buone pratiche in materia di IA.
Sono inoltre delineati i principi guida e gli obiettivi del Codice, con l’obiettivo di fornire alle parti interessate un chiaro senso di direzione della forma e del contenuto potenziali del Codice finale.
Sono incluse domande aperte (Q&A) per evidenziare le aree di ulteriore progresso; la bozza finale definirà obiettivi chiari, misure e, se del caso, indicatori chiave di prestazione (KPI).
Il Codice di buone pratiche in materia di IA descriverà in dettaglio le regole di trasparenza e di copyright per i fornitori di modelli di IA generici mentre per un numero limitato di fornitori di modelli di IA generici più avanzati che potrebbero comportare rischi sistemici, il Codice dovrebbe anche descrivere in dettaglio una tassonomia dei rischi sistemici, misure di valutazione del rischio e misure di mitigazione tecniche e di governance.
I principi di redazione sottolineano che le misure, le sottomisure e i KPI dovrebbero essere proporzionati ai rischi, tenere conto delle dimensioni del fornitore di modelli di IA per scopi generali e consentire opzioni di conformità semplificate per le PMI e le start-up.
Seguendo l’AI Act, il Codice rifletterà anche esenzioni degne di nota per i fornitori di modelli open-source; i principi evidenziano inoltre la necessità di un equilibrio tra requisiti chiari e flessibilità per adattarsi all’evoluzione della tecnologia.