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Legge di delegazione europea 2024: memoria Banca d’Italia

25 Novembre 2024
Di cosa si parla in questo articolo

Banca d’Italia ha pubblicato oggi la memoria, indirizzata alla 4a Commissione Permanente (Politiche dell’Unione europea) del Senato, relativa alla delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea, ovvero la Legge di delegazione europea 2024 (DDL n. 1258).

Il provvedimento in esame, in particolare, delega il Governo a dare attuazione a direttive e regolamenti europei che incidono direttamente sugli operatori del sistema bancario e finanziario e sulle Autorità competenti per la vigilanza sugli stessi.

Tra i profili di maggiore interesse per Banca d’Italia vi sono:

  • la Direttiva che innova la disciplina dei contratti di credito ai consumatori – Direttiva (UE) 2023/2225 (CCD2) (art. 3)
  • la nuova Direttiva UE 2023/2673, che abroga la Direttiva sui contratti di servizi finanziari conclusi a distanza con i consumatori – Direttiva 2002/65/CE (DMFSD) (art. 4)
  • il Regolamento sulle obbligazioni verdi europee, ecosostenibili e legate alla sostenibilità – Regolamento (UE) 2023/2631 (cd. Green Bond Standard) (art. 8)
  • il Regolamento per l’accesso alle informazioni pubbliche relative ai servizi finanziari, ai mercati dei capitali e alla sostenibilità – Regolamento (UE) 2023/2859 che istituisce la piattaforma ESAP (art. 9)
  • il Regolamento (UE) 2023/2845, che rivede le regole applicabili ai depositari centrali di titoli, e che modifica il Regolamento (UE) 2014/909 (art. 10)

Nel complesso, Banca d’Italia ritiene condivisibili l’impianto e i contenuti del disegno di legge, poiché valorizzano, ove possibile, gli spazi di discrezionalità lasciati agli Stati membri dalle normative europee che si intendono recepire o attuare.

In particolare, secondo l’Autorità i criteri di delega appaiono nel complesso idonei a consentire un pieno adeguamento dell’ordinamento italiano alle previsioni europee, anche attraverso l’attribuzione alle Autorità competenti di tutti i necessari poteri regolamentari, di intervento e sanzionatori, preservando e rafforzando il complessivo quadro di supervisione nazionale.

Banca d’Italia svolge inoltre alcune considerazioni riassuntive relative a tali atti normativi europei e alle specifiche previsioni contenute nel disegno di legge, e suggerisce possibili integrazioni all’impianto del disegno di legge stesso, come:

  • l’inserimento di criteri di delega per l’attuazione del cd. banking package (CRD6/CRR3) per consentirne l’attuazione nei tempi previsti: le nuove regole aggiornano le normative europee sui requisiti di capitale delle banche e completano l’attuazione dell’accordo di Basilea III nell’UE
  • prevedere specifici criteri di delega per il recepimento della Direttiva (UE) 2024/79015 e l’attuazione del Regolamento (UE) 2024/79116, che hanno modificato, rispettivamente, la Direttiva (UE) 2014/65 e il Regolamento (UE) 2014/600 relativi ai mercati europei degli strumenti finanziari: il disegno di legge potrebbe essere integrato prevedendo criteri di delega che agevolino l’adeguamento della normativa nazionale alle nuove disposizioni della normativa europea e prevedano l’attribuzione alla Banca d’Italia e alla Consob dei poteri necessari per l’esercizio delle loro funzioni, in coerenza con il riparto di competenze attualmente previsto nel TUF.
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