La BCE (Banca Centrale Europea) ha pubblicato il secondo rapporto sui progressi della fase di preparazione all’euro digitale, avviata il 1° novembre 2023.
Dopo la pubblicazione del primo rapporto sullo stato di avanzamento, la BCE ha aggiornato il suo schema per l’euro digitale, al fine di armonizzare i pagamenti in euro digitali in tutta l’area dell’euro.
Ciò ha fatto seguito a una revisione intermedia condotta dai membri del Gruppo per lo sviluppo del regolamento, che rappresenta il punto di vista di consumatori, dettaglianti e fornitori di servizi di pagamento.
Allo stesso tempo, sono in corso nuove attività di ricerca e di sperimentazione sugli utenti per raccogliere informazioni sulle preferenze degli utenti e informare il processo decisionale per un eventuale euro digitale: nei prossimi mesi sono previsti impegni sia quantitativi che qualitativi, tra cui sondaggi e interviste online, che si concentreranno su gruppi specifici, come i piccoli commercianti e i consumatori vulnerabili; i risultati saranno pubblicati a metà del 2025.
La BCE collaborerà con le principali parti interessate, tra cui i commercianti, i fornitori di servizi di pagamento, le società fintech e le università, per formare partenariati per l’innovazione al fine di testare i pagamenti condizionati (cioè i pagamenti che vengono effettuati automaticamente quando si verificano condizioni predefinite) ed esplorare altri casi d’uso innovativi per l’euro digitale: la pubblicazione di un rapporto sui risultati è prevista a luglio 2025.
Parallelamente, la BCE sta collaborando con gli esperti delle banche centrali nazionali dell’Eurosistema e delle autorità nazionali competenti per sviluppare una metodologia per la definizione dei limiti di detenzione dell’euro digitale, bilanciando l’esperienza degli utenti con le implicazioni di politica monetaria e di stabilità finanziaria.
Questo lavoro consentirà alla BCE di determinare i fattori da considerare nella calibrazione e di proporre una metodologia per calibrare i limiti di detenzione dell’euro digitale.
Il lavoro prevede la consultazione degli operatori di mercato attraverso lo European Retail Payments Board e si basa anche su dati bancari granulari raccolti specificamente a questo scopo.
Il Consiglio direttivo della BCE deciderà in merito all’eventuale emissione di un euro digitale solo dopo che la legislazione in materia sarà stata adottata.