L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA), ha avviato oggi una consultazione per raccogliere feedback in seguito alle modifiche al Regolamento sugli abusi di mercato (MAR) e alla Direttiva sui mercati degli strumenti finanziari (MiFID II) introdotte dal Listing Act.
Per quanto riguarda il MAR, così come modificato dal Listing Act, ESMA invita a fornire un feedback su:
- un elenco non esaustivo dei processi prolungati e del momento di divulgazione delle informazioni privilegiate rilevanti (insieme ad alcuni principi per identificare il momento di divulgazione dei processi prolungati non quotati)
- un elenco non esaustivo di esempi in cui vi è un contrasto tra l’informazione privilegiata da ritardare e l’ultimo annuncio pubblico dell’emittente
- una metodologia e risultati preliminari per identificare le sedi di negoziazione con una significativa dimensione transfrontaliera, ai fini dell’istituzione di un meccanismo di book di ordini incrociati
Per quanto riguarda la MiFID II, le proposte dell’ESMA riguardano:
- una revisione sistematica delle disposizioni pertinenti del Regolamento delegato della Commissione 2017/565 per garantire che un sistema multilaterale di negoziazione (MTF), o un suo segmento, da registrare come mercato di crescita per le PMI, sia conforme ai requisiti pertinenti della MiFID II rivista
- alcune condizioni per soddisfare i requisiti di registrazione per un segmento di un sistema multilaterale di negoziazione, come specificato nella MiFID II riveduta
In linea con gli obiettivi del Listing Act, la consulenza tecnica dell’ESMA mira a garantire che il quadro normativo dell’UE promuova un migliore accesso ai mercati pubblici dei capitali per le società dell’Unione europea, in particolare per le PMI, riducendo gli oneri amministrativi a carico delle società quotate o di quelle che intendono quotarsi, assicurando al contempo l’integrità e la fiducia nei mercati dei capitali.
ESMA esaminerà il feedback ricevuto entro il 13 febbraio 2024 e trasmetterà il proprio parere tecnico alla Commissione europea prima della scadenza fissata al 30 aprile 2025.