L’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (EIOPA) ha pubblicato oggi il Rapporto sulla stabilità finanziaria del dicembre 2024, in cui valuta i rischi e le vulnerabilità che gli assicuratori e i fondi pensione aziendali e professionali europei devono affrontare in un panorama di rischio difficile e caratterizzato da forti incertezze.
Oltre a fornire una panoramica dei recenti sviluppi, il rapporto presenta anche tre analisi di attualità particolarmente rilevanti nel contesto attuale, che esaminano:
- l’esposizione degli investitori istituzionali al settore immobiliare
- l’aumento della riassicurazione ad alta intensità di attivi (o finanziata)
- la struttura del quadro dell’EIOPA per la valutazione del rischio sistemico nel settore assicurativo europeo.
Gli assicuratori e i fondi pensione aziendali, insieme al resto del mondo, si trovano a navigare in una situazione geopolitica complessa e molto incerta: sebbene l’impatto delle tensioni globali sui settori finanziari europei sia stato finora limitato, sembra che i rischi sottostanti si stiano accumulando; di conseguenza, il sistema finanziario è vulnerabile a eventi imprevisti che potrebbero innescare cambiamenti bruschi e di vasta portata nelle condizioni macroeconomiche.
L’inflazione è diminuita e ora si aggira vicino all’obiettivo della Banca Centrale Europea del 2%; anche i tassi di interesse sono ampiamente diminuiti dopo che le banche centrali hanno avviato una serie di tagli dei tassi; tuttavia, le prospettive di crescita dell’economia europea sono sempre più preoccupanti.
Sia gli assicuratori che i fondi pensione professionali sono ben posizionati per assorbire potenziali shock: il coefficiente di solvibilità aggregato degli assicuratori europei è ben al di sopra della soglia del 100%.
Nel secondo trimestre del 2024, le imprese del ramo vita avevano un coefficiente di solvibilità mediano del 239,2%, mentre per le imprese del ramo danni il coefficiente era pari al 212,6%.
Anche il rapporto di finanziamento dei fondi pensione aziendali è positivo: i fondi che offrono schemi a prestazione definita hanno aumentato leggermente il loro coefficiente di finanziamento dal 119,8% di inizio anno al 120,6% del secondo trimestre.
Oltre agli sviluppi settoriali e alle vulnerabilità, il Rapporto sulla stabilità finanziaria dell’EIOPA analizza più da vicino tre temi di grande rilevanza per gli assicuratori, i fondi pensione aziendali e le autorità di vigilanza:
Vulnerabilità del settore immobiliare: il primo tema di attualità riguarda i rischi che gli assicuratori e i fondi pensione aziendali devono affrontare a causa di un settore immobiliare in crisi; i prezzi degli immobili residenziali e commerciali sono stati influenzati negativamente dai recenti sviluppi; tra questi, il passaggio al lavoro a distanza in seguito alla pandemia di Covid-19, che ha colpito i tassi di occupazione degli uffici, e il forte aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse, che ha causato problemi di accessibilità economica e una riduzione della domanda. Sebbene sia gli assicuratori che i fondi pensione aziendali investano circa il 10% del loro patrimonio in immobili, l’analisi dell’EIOPA ha dimostrato che anche un forte shock immobiliare avrebbe solo un impatto modesto sui settori, con alcune eccezioni individuali.
Riassicurazione ad alta intensità di attivi (o finanziata): la riassicurazione ad alta intensità di attivi comporta il trasferimento dei rischi di investimento e di sottoscrizione dal cedente al riassicuratore e questo accordo consente ai cedenti di gestire un bilancio più snello, che in genere si traduce in indici di solvibilità più elevati. Allo stesso tempo, tali accordi introducono ulteriori rischi di credito, legali e operativi; sebbene le preoccupazioni per la stabilità finanziaria legate alla riassicurazione asset intensive appaiano per ora limitate, la concentrazione di queste attività tra pochi riassicuratori – spesso con modelli di business alternativi e in specifiche giurisdizioni offshore – giustifica un continuo controllo da parte della vigilanza.
Quadro europeo di valutazione del rischio sistemico (SRAF): il terzo e ultimo tema del rapporto descrive gli aspetti metodologici e organizzativi del SRAF e presenta le principali fonti di rischio sistemico identificate nel 2024 per il settore assicurativo europeo sulla base dei dati di Solvency II di fine anno 2023 e dei dati macroeconomici e dei mercati finanziari fino a fine luglio 2024; tra questi, i crescenti rischi legati alle interconnessioni tra i diversi attori finanziari, dovuti all’aumento della vendita di credit default swap e delle posizioni complessive in derivati degli assicuratori, nonché i rischi emergenti come quelli climatici, di digitalizzazione e informatici, che continuano a essere rilevanti in tutto l’UE.