Il Consiglio UE ha adottato oggi la proposta di direttiva della Commissione che amplia e migliora l’uso di strumenti e processi digitali nel diritto societario, con l’obbiettivo di rendere più facilmente disponibili i dati sulle società, rafforzare la fiducia e la trasparenza nelle imprese in tutti gli Stati membri, creare amministrazioni pubbliche più connesse e ridurre gli oneri burocratici nelle situazioni transfrontaliere.
Le nuove disposizioni, in estrema sintesi:
- faciliteranno la condivisione dei dati sulle società (ad esempio la divulgazione delle generalità dei soci accomandanti) attraverso il sistema di interconnessione dei registri delle imprese (BRIS)
- creeranno un modello digitale multilingue (la procura digitale dell’UE), per eliminare formalità come la necessità di un’apostilla in relazione ai documenti societari e di traduzioni inutili nelle procedure transfrontaliere
- incoraggeranno l’applicazione del principio “una tantum” quando le società costituiscono controllate e succursali in un altro Stato membro
- introdurranno un certificato delle società UE multilingue, che determinate imprese (ad esempio le società di persone o le società di capitali) potranno ottenere a titolo gratuito
- prevederanno la possibilità di estendere in futuro l’ambito di applicazione della direttiva anche alle cooperative.
Dopo la firma da parte della presidente del Parlamento europeo e del presidente del Consiglio, la Direttiva verrà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea ed entrerà in vigore decorsi 20 giorni; gli Stati membri disporranno di 30 mesi per attuare le disposizioni necessarie per conformarsi a tale direttiva, che si applicherà 42 mesi dopo la sua entrata in vigore.