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Flash News

Le priorità di vigilanza BCE 2025-2027

17 Dicembre 2024
Di cosa si parla in questo articolo

La BCE ha pubblicato le proprie priorità di vigilanza per il 2025-27, che riflettono la strategia di medio termine della Vigilanza bancaria della BCE per i prossimi tre anni.

Le priorità sono stabilite dal Consiglio di vigilanza della BCE, riviste annualmente, e si basano su una valutazione completa dei principali rischi e vulnerabilità per i soggetti vigilati, tenendo conto dei risultati del processo di revisione e valutazione della vigilanza (SREP), nonché dei progressi compiuti rispetto alle priorità degli anni precedenti, favorendo al contempo un’allocazione efficiente delle risorse di vigilanza disponibili, che possono essere adattate in modo flessibile, se giustificati da cambiamenti nel panorama del rischio.

Nell’ultimo anno, il settore bancario europeo ha dato prova di resilienza di fronte a un contesto esterno incerto e ha dimostrato la sua capacità di continuare a sostenere la ripresa economica: le banche europee registrano posizioni solide in termini di capitale e liquidità; la loro qualità degli attivi è rimasta ampiamente resistente al più difficile contesto macrofinanziario, con la loro redditività che ha raggiunto i livelli più alti dall’inizio della vigilanza bancaria europea, in particolare grazie all’aumento dei tassi di interesse.

Nonostante la solidità dei bilanci e dei profili di rischio delle banche, è necessaria una certa prudenza, a causa del persistere di forti tensioni geopolitiche e della relativa incertezza sulle prospettive macroeconomiche.

Sebbene le entità sottoposte a vigilanza siano state finora in grado di resistere ai recenti shock geopolitici, sostenute tra l’altro dall’ampia capacità di ripresa dell’economia reale, è fondamentale che le banche rimangano vigili e valutino regolarmente le implicazioni che tali eventi potrebbero potenzialmente avere sulla loro attività, sulle loro operazioni e sul loro profilo di rischio.

In questo contesto, resta prioritario colmare le carenze dei sistemi di gestione del rischio di credito delle banche, soprattutto per quanto riguarda l’identificazione precoce del deterioramento della qualità delle attività e l’impiego di livelli prudenti di accantonamento; inoltre, è fondamentale migliorare i quadri di resilienza operativa delle banche, al fine di rafforzare la loro capacità di resistere a eventuali interruzioni operative derivanti da eventi improvvisi.

La natura trasversale degli shock geopolitici richiede una strategia di vigilanza olistica e un’attenzione particolare alla capacità delle banche di resistere a tali shock nel quadro delle priorità di vigilanza.

Allo stesso tempo, le banche dovrebbero rafforzare ulteriormente i loro sforzi, per affrontare efficacemente le carenze materiali individuate dalle autorità di vigilanza nei cicli precedenti, ponendovi rimedio in modo tempestivo.

Nelle aree che in passato sono state oggetto di uno stretto controllo da parte delle autorità di vigilanza, gli sforzi di queste ultime si concentreranno sull’effettivo e tempestivo rimedio delle carenze individuate: ciò è particolarmente vero per l’aggregazione dei dati di rischio e la segnalazione dei rischi (RDARR), dove, nonostante l’impegno di lunga data con le autorità di vigilanza e i miglioramenti riconosciuti, alcune banche non hanno ancora rimediato alle principali carenze.

Inoltre, il pieno rispetto delle aspettative delle autorità di vigilanza per quanto riguarda la gestione dei rischi climatici e ambientali (C&E) da parte delle banche rimarrà una priorità.

Infine, poiché i progressi tecnologici stanno diventando una priorità per il futuro del settore bancario, è essenziale che le banche rafforzino i loro sforzi di digitalizzazione e assicurino una gestione prudente dei rischi derivanti dall’adozione di nuove tecnologie: se da un lato le entità sottoposte a vigilanza stanno facendo progressi in questo settore per aumentare la loro capacità di competere con successo in futuro, dall’altro devono essere preparate ad affrontare i nuovi rischi derivanti dalla digitalizzazione delle loro operazioni e dei loro servizi; ciò li aiuterà ad aumentare la sostenibilità dei loro modelli di business e permetterà loro di raccogliere i benefici delle tecnologie innovative.

In questo contesto, le priorità di vigilanza BCE per il 2025-2027 si concentrano:

  • sulla resilienza delle banche alle minacce macrofinanziarie immediate e ai gravi shock geopolitici (priorità 1)
  • sull’importanza di rimediare tempestivamente alle carenze materiali note (priorità 2), relative a:
    • strategie aziendali e gestione del rischio per quanto riguarda i rischi climatici e ambientali
    • aggregazione e reporting dei dati sui rischi
  • sulla necessità di affrontare le sfide derivanti dalla trasformazione digitale e dalle nuove tecnologie (priorità 3).

Ciascuna priorità si rivolge a una serie specifica di vulnerabilità del settore bancario – denominate “vulnerabilità prioritarie” – per le quali la BCE ha fissato obiettivi strategici specifici e sono stati sviluppati programmi di lavoro.

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