Con Comunicato stampa del 6 aprile 2021, la Corte Costituzionale ha reso noto che il prossimo 13 e 14 aprile affronterà le questioni connesso all’abuso di informazioni privilegiate, all’attività di vigilanza della Consob ed al connesso diritto al silenzio da parte del possibile sanzionato.
Il procedimento, che muove dall’Ordinanza di rimessione della Corte di Cassazione n. 54 del 16 febbraio 2018, segue la sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea del 2 febbraio 2021, causa C-481/19, disponibile al link indicato tra i contenti correlati.
In particolare, la Corte di Cassazione ha sollevato le questioni di legittimità costituzionale relativamente all’art. 187-quinquiesdecies del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF), nel testo originariamente introdotto dall’art. 9, comma 2, lettera b), della legge 18 aprile 2005, n. 62, nella parte in cui sanziona la mancata ottemperanza nei termini alle richieste della Consob ovvero la causazione di un ritardo nell’esercizio delle sue funzioni anche nei confronti di colui al quale la medesima Consob, nell’esercizio delle funzioni di vigilanza, contesti un abuso di informazioni privilegiate.