INPS, con messaggio n. 401 del 31 gennaio 2025 riassume e precisa la portata applicativa del c.d. bonus mamme sotto il profilo temporale, e rimanda al contenuto della precedente circolare n. 27/2024, con cui aveva fornito ulteriori dettagli sulle modalità di fruizione delle misure.
In sintesi, INPS, in attesa del decreto attuativo da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sulla gestione delle agevolazioni contributive riconducibili al c.d. bonus mamme, ricorda:
- che la legge di bilancio 2024 ha previsto un esonero totale dei contributi previdenziali per le madri di tre o più figli, fino al compimento del 18mo anno di età del figlio più piccolo, valido dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026: tale esonero, che può arrivare fino a 3.000 euro annui, è applicabile solo alle lavoratrici con contratto dipendente a tempo indeterminato, escludendo i rapporti di lavoro domestico.
- che la legge di bilancio 2025 ha previsto, inoltre, un parziale esonero contributivo per le lavoratrici madri di due o più figli, a condizione che il reddito non superi i 40.000 euro annui, con validità fino al compimento del 10mo anno di età del figlio più piccolo, e non sarà cumulabile con l’esonero previsto dalla legge di bilancio 2024.
La circolare INPS 27/2024, ancor più nel dettaglio, ha fornito precise indicazioni in merito alla fruizione del c.d. bonus mamme, con particolare riferimento:
- alle lavoratrici che possono accedere all’esonero, con casistiche dettagliate ed esempi concreti
- all’assetto e misura dell’esonero
- alle condizioni di spettanza
- alla compatibilità con la normativa in materia di aiuti di Stato
- al coordinamento con altre agevolazioni
- alle modalità di esposizione dei dati nelle diverse sezioni del flusso Uniemens