ESMA ha richiamato l’attenzione degli intermediari che prestano servizi d’investimento, a fornire alla propria clientela le informazioni relative alle implicazioni che l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea (Brexit) può avere per le relazioni con i clienti stessi, con particolare riguardo agli impatti a livello contrattuale e/o di servizio.
ESMA ha altresì richiamato gli intermediari ad informare la clientela sulle misure correlate alla Brexit che gli operatori hanno adottato o intendono adottare.
La dichiarazione è rivolta sia agli intermediari con sede nel Regno Unito che prestano servizi d’investimento negli altri Stati europei sia agli intermediari istituiti negli Stati dell’EU che operano con clienti nel Regno Unito.
Tali informazioni devono essere veicolate al più presto possibile, non appena disponibili, e devono riguardare almeno le seguenti aree:
- l’impatto dell’uscita del Regno Unito per l’intermediario e per il business svolto e le correlate implicazioni sul rapporto tra l’intermediario medesimo e i clienti;
- le azioni che l’intermediario sta adottando, quali ad esempio le misure di carattere organizzativo, per gestire le richieste di chiarimento dei clienti;
- le implicazioni per i clienti delle eventuali ristrutturazioni/riorganizzazioni aziendali e, in particolare, le eventuali significative modifiche dei termini contrattuali;
- gli specifici diritti dei clienti, derivanti dalla normativa o dai contratti, in tali circostanze, ivi incluso, il diritto di cancellazione del contratto, ovvero il diritto di fare ricorso, qualora applicabile.