Il Financial Stability Board (FSB) ha pubblicato un documento contenente 14 raccomandazioni finali in materia di politiche per rimediare alle debolezze strutturali nel settore dell’asset management (Policy Recommendations to Address Structural Vulnerabilities from Asset Management Activities).
Le raccomandazioni in esame hanno lo scopo di contrastare talune debolezze strutturali individuate dall’FSB, potenzialmente pericolose per la stabilità finanziaria.
In particolare, tali debolezze sono costituite da:
- il cosiddetto liquidity mismatch tra gli investimenti effettuati, da un lato, e i termini e le condizioni per recedere da un fondo aperto, dall’altro;
- l’indebitamento (cosiddetto leverage) cui si ricorre per investire;
- i rischi operativi e le sfide che gli asset managers in difficoltà si trovano ad affrontare;
- le operazioni di prestito titoli.
Affrontando ciascuna delle citate debolezze, le raccomandazioni dell’FSB invitano gli operatori:
- nell’area del liquidity mismatch, a migliorare l’informazione e la trasparenza dei fondi aperti, tanto per le autorità quanto per gli investitori, nonché a rafforzare i modelli e le procedure per la gestione del rischio di liquidità da parte di tali organismi d’investimento (anche nell’ottica della possibile conduzione di stress test a livello di sistema);
- per quanto concerne il leverage, a misurare e monitorare i livelli di indebitamento;
- quanto al rischio operativo, a verificare l’adeguatezza delle politiche di gestione dello stesso, affinché non insorgano rischi sistemici;
- nell’area del prestito titoli, a prevedere strumenti di indennizzo per i clienti.
Inoltre, l’FSB ha sottolineato che negli ultimi anni il settore del risparmio gestito ha vissuto una notevole espansione, raggiungendo asset classes che prima registravano pochi scambi: ma questo, diversamente dalle attese, non sembra aver migliorato l’efficienza del mercato. Al contrario, la crescita del volume delle attività detenute, alcune delle quali poco liquide, ha contribuito ad aumentare i rischi.
Il documento in oggetto giunge al termine di una lunga fase di studio sulle attività di asset management avviata dall’FSB nel marzo 2015 e culminata nel giugno 2016 con l’apertura di una consultazione sull’argomento.