Con Comunicazione del 10 luglio 2015, n. 0055927, la Consob ha richiamato l’attenzione degli intermediari distributori di fondi esteri ed estero-vestiti ad anteporre l’interesse del cliente nella selezione dei prodotti da offrire o consigliare alla clientela retail.
L’iniziativa, che non introduce nuove regole, intende richiamare gli intermediari al pieno rispetto delle norme Mifid già in vigore.
Come si legge nel comunicato stampa della Consob, la Commissione ha ritenuto di intervenire con una Comunicazione, posto che in ambito comunitario permangono aree di disomogeneità nei diversi Stati sul tema dei costi gravanti sui prodotti della gestione collettiva e, in particolare, sul profilo delle commissioni di incentivo (le cosiddette performance fee).
La normativa comunitaria in materia, per quanto armonizzata, mantiene, infatti, aree di micro-divergenze tra un Paese e l’altro. Per i prodotti di diritto italiano l’ordinamento nazionale prescrive condizioni stringenti per l’applicazione delle commissioni di incentivo. Analoga disciplina, finalizzata ad un contemperamento degli interessi di intermediario e cliente, non è tuttavia presente in tutti gli Stati membri.
La Comunicazione intende, quindi, richiamare gli intermediari distributori di fondi caratterizzati da meccanismi commissionali più vantaggiosi per i gestori e per gli stessi distributori ad individuare e a gestire i conflitti di interesse che ne derivano.