Il MEF, con un comunicato stampa n. 32 del 25 marzo 2025, ha fornito delle precisazioni per il calcolo dell’acconto IRPEF 2025, in considerazione delle modifiche alla disciplina previste dall’art. 1, c. 4, D. Lgs. 216/2023 (ovvero l’attuazione del primo modulo di riforma dell’IRPEF).
L’esigenza del chiarimento nasce dalle segnalazioni di alcuni CAF, sul maggior carico fiscale che graverebbe sui lavoratori dipendenti, che dovrebbero versare l’acconto IRPEF per l’anno 2025, anche in mancanza di redditi ulteriori, rispetto a quelli già assoggettati a ritenuta d’acconto.
Tale maggior onere fiscale deriverebbe dall’applicazione dell’art. 1 citato, che:
- prevede la riduzione dal 25% al 23% dell’aliquota IRPEF per la fascia di reddito 15.000 – 28.000 euro e l’innalzamento della detrazione di lavoro dipendente da 1.880 euro a 1.955 euro
- ha disposto che tali modifiche non si applicano per la determinazione degli acconti per gli anni 2024 e 2025, per i quali si dovrebbe considerare invece la disciplina in vigore per il 2023.
Tale incongruenza, secondo il Ministero, si sarebbe verificata poiché le aliquote, gli scaglioni e le detrazioni IRPEF sono stati in una prima fase modificati in via temporanea, per il solo periodo d’imposta 2024, quindi stabilizzate dal 2025: nell’intenzione del legislatore, gli effetti delle modifiche alla disciplina IRPEF non si sarebbero dovuti applicare solo per gli acconti dovuti dai contribuenti con dichiarazioni dei redditi a debito di IRPEF, in quanto percettori di redditi ulteriori rispetto a quelli già assoggettati a ritenuta d’acconto.
Il MEF chiarisce quindi che le aliquote IRPEF 2023 devono essere applicate solo se risulta superiore a 51,65 euro la differenza tra l’imposta relativa al 2024 e le detrazioni, i crediti d’imposta e le ritenute d’acconto, calcolati secondo la normativa applicabile al periodo d’imposta 2024.
In ogni caso, il MEF precisa che, per risolvere i dubbi interpretativi sorti, il Governo interverrà anche in via normativa, in tempo utile per evitare ai contribuenti problemi in termini di dichiarazione dei redditi e di versamento dell’acconto IRPEF.