Il MEF ha pubblicato il Documento di Finanza Pubblica (DFP) 2025, approvato il 9 Aprile 2025 dal Consiglio dei Ministri, che si focalizza sulla verifica del rispetto degli impegni contenuti nel Piano Strutturale di Bilancio 2025–2029, presentato sei mesi prima, illustrando i progressi compiuti in materia di finanza pubblica, riforme e investimenti.
In estrema sintesi, di seguito i dati riportati nel documento di finanza pubblica 2025.
Nel 2024, la spesa netta primaria è diminuita del 2,1%, superando il target dell’1,9% previsto.
Il deficit si è attestato al 3,4% del PIL, migliorando rispetto alle precedenti previsioni (DEF: 4,3%; PSBMT: 3,8%), mentre il debito pubblico è risultato pari al 135,3% del PIL, un dato migliore rispetto al previsto, grazie anche alla minore incidenza degli effetti del Superbonus.
Sul piano macroeconomico, la crescita del PIL reale è stata dello 0,7%, al di sotto delle attese, a causa del calo degli investimenti, specialmente nei mezzi di trasporto, e della debolezza del commercio internazionale; tuttavia, i consumi delle famiglie hanno sostenuto la domanda interna, supportati dalla crescita dell’occupazione, che ha raggiunto livelli record.
Il Documento analizza l’evoluzione dei mercati globali, influenzati da conflitti geopolitici, politiche monetarie restrittive, e dalle tensioni commerciali USA-Cina: questi fattori hanno inciso sull’andamento del commercio internazionale e sulle prospettive di crescita globale: l’Italia, fortemente esposta ai mercati esteri, risente in particolare di questi sviluppi.
Tra le misure adottate, il Governo ha varato interventi contro il caro energia, rafforzato il contrasto all’evasione fiscale, avviato riforme della giustizia e della Pubblica Amministrazione, potenziato il sostegno all’occupazione femminile e giovanile e ridotto in modo strutturale il cuneo fiscale.
È proseguita l’attuazione del PNRR e dei programmi di coesione, con focus su transizione verde e digitale; in prospettiva, il PIL è stimato crescere dello 0,6% nel 2025 e dello 0,8% nel 2026, in un contesto internazionale incerto.
Il Governo intende salvaguardare gli obiettivi di riduzione del deficit e del debito, sostenendo al contempo investimenti produttivi, difesa e resilienza economica.
Il Documento ribadisce inoltre l’impegno a mantenere la disciplina di bilancio, pur rispondendo alle nuove sfide globali con politiche economiche mirate e coordinate a livello europeo.