Il 29 Novembre 2013 ISDA e FOA hanno pubblicato la prima bozza di “Clearing Member Disclosure Document”. Il documento, prodotto in una versione che le due associazioni ritengono ancora modificabile grazie ai commenti eventualmente provenienti dagli operatori del settore, si pone quale punto di inizio per la redazione di una “guida informativa” ad uso delle CCPs e dei Clearing Members delle CCPs che intendono offrire servizi di “brokeraggio” per l’accesso alle CCPs ai propri clienti finali (i quali accederanno ai servizi di clearing delle CCPs per il tramite di un Clearing Member).
In particolare, con l’entrata in vigore del Regolamento UE 648/2012 (EMIR), e con l’avvio – previsto nel corso del 2014 – dei connessi obblighi di compensazione delle operazioni in derivati tramite una controparte centrale autorizzata (CCP) l’analisi delle interrelazioni sussistenti tra CCP, Clearing Member e clienti finali diventa di stretta attualità.
La finalità del documento è quella di offrire una prima ed accessibile informazione ai clienti finali che desiderino comprendere il funzionamento di una CCP e del servizio di intermediazione rispetto alla CCP offerto dal Clearing Member, in modo da poter acquisire un set minimo di informazioni sulle tematiche concernenti:
(i) la scelta tra i servizi offerti dal Clearing Member sotto forma di “individual client account” (che prevede sostanzialmente che il Clearing Member “apra” un conto corrente singolo e segregato in relazione a ciascun cliente per il quale si offre di “tramitare” le operazioni in derivati presso la CCP) ovvero di “omnibus client account” (che prevede invece che un Clearing Member faccia confluire in un unico conto complessivo per tutti i propri clienti le somme rivenienti dal servizio di clearing);
(ii) le problematiche concernenti l’eventuale “default” della CCP ovvero del Clearing Member, e le connesse questioni inerenti ai diritti nascenti in capo al cliente finale (ad esempio in relazione ai pagamenti effettuati dal cliente a favore del Clearing Member per la “marginazione” delle operazioni in derivati) a seconda del tipo di servizio prescelto (individual client account o omnibus client account), nonché il quadro regolamentare previsto dall’EMIR, in particolare con l’art. 39, comma 7 dell’EMIR;
(iii) infine, il documento si propone di offrire anche una breve disamina delle principali tematiche inenerenti alla disciplina della gestione dei procedimenti di insolvenza e/o fallimento ai sensi della legislazione inglese, assumendo che la CCP e/o il Clearing Member siano soggetti stabiliti nel Regno Unito, e quindi si esaminano anche le recenti modifiche alla legislazione inglese che è stata apportata proprio in vista dell’entrata in vigore anche degli obblighi di compensazione delle operazioni in derivati tramite CCP ai sensi dell’EMIR.
Come chiarito dagli stessi redattori, il Clearing Member Disclosure Document si propone di divenire una “guida” o comunque un testo base per l’utilizzo da parte delle CCP e/o dei Clearing Member che desiderino presentare ai propri potenziali clienti il servizio di clearing tramite accesso indiretto ad una CCP (mediato attraverso un Clearing Member) nel quadro delle garanzie e dei presidi messi a punto dall’EMIR, e che a tal riguardo desiderino riferirsi ad uno “standard” e ad un linguaggio comune per approcciare la materia.