Il Tribunale dell’ICSID (International Centre for the Settlement of the Investment Disputes), l’organismo di arbitrato presso la Banca Mondiale, appositamente costituito per il ricorso presentato dagli obbligazionisti italiani contro la Repubblica Argentina, ha emesso, a maggioranza, la sua attesissima decisione sulla giurisdizione a favore dei obbligazionisti italiani, rigettando le numerose eccezioni sollevate dall’Argentina.
Con questo storico provvedimento, depositato il 4 agosto 2011, il Tribunale ha anche ordinato che il procedimento riguardante il default argentino del 2001 entri nella fase di merito.
Nicola Stock, presidente della TFA, l’Associazione per la Tutela degli Investitori in Titoli Argentini, ha dichiarato che “La decisione è un successo ed una soddisfazione per gli obbligazionisti italiani e sancisce il loro diritto ad avviare azioni legali contro l’Argentina a seguito di violazioni dei diritti rivenienti dal trattato bilaterale. Dopo la registrazione e la costituzione del Tribunale abbiamo superato il terzo gradino, l’ammissibilità giuridica dell’arbitrato, un passaggio complicato anche dalle strategie argentine che hanno incessantemente tentato, senza riuscirci, di fermare il ricorso”.
“La decisione del Tribunale è un successo per tutti i ricorrenti che hanno sopportato dapprima lo storico default argentino, successivamente le inique, totalmente inadeguate ed incoerenti offerte di scambio e l’esproprio dei propri diritti, e quindi i premeditati ritardi e le eccezioni legali da parte argentina al fine di prolungare il procedimento arbitrale fino ad un punto di assoluta irragionevolezza” – ha affermato Stock – “Continueremo ad agire affinché sia stabilita la responsabilità dell’Argentina al fine di ottenere un equo risarcimento del danno patito dagli obbligazionisti italiani”.
“Entriamo ora nella fase di merito della procedura e siamo pronti ad affrontarla con immutata energia e volontà per conseguire il miglior risultato possibile per gli obbligazionisti italiani – conclude Stock – pur rimanendo, come sempre, disponibili ad un dialogo costruttivo con la controparte argentina, finora mai avvenuto, che possa consentire una soluzione equa e responsabile”.