Il 31 luglio 2014 l’ESMA ha pubblicato uno “statement” concernente i “Rischi Potenziali Associati all’investimento in strumenti Contingent Convertible” (Potential Risks Associated with Investing in Contingent Convertible Instruments).
In particolare, il documento mira a chiarire agli investitori istituzionali i rischi connessi a questi strumenti considerati come classe di attività emergente da molteplici operatori del mercato, e normalmente definiti come “CoCos” (Contigent Convetibles).
Secondo l’agenzia, tali strumenti possono giocare un ruolo importante nei momenti di crisi finanziaria per permettere alle banche emittenti di reperire capitale (secondo formule che rispecchino le nuove regolamentazioni in tema di capitale bancario) evitando il ricorso a salvataggi che si ripercuotano a carico dei contribuenti. Tuttavia, a giudizio dell’ESMA, non è chiaro se gli investitori in questo tipo di strumenti abbiano considerato attentamente tutti i rischi potenzialmente associati agli strumenti CoCos.
Tra i vari rischi da considerare, nel documento in questione, l’ESMA richiama l’attenzione degli investitori istituzionali potenzialmente interessati ad un investimento in CoCos, i seguenti:
– il livello di “trigger” collegato alla possibilità per la conversione degli strumenti in capitale dell’emittente;
– le caratteristiche delle cedole da pagarsi, e la possibilità di una loro eliminazione nel corso della vita degli strumenti;
– i rischi connessi alla struttura del capitale dell’emittente;
– i rischi derivanti dalla natura sostanzialmente perpetua degli strumenti stessi;
– gli altri rischi (potenzialmente ancora sconosciuti) collegati alla natura estremamente innovativa degli strumenti in questione.
