Con decisione del 7 dicembre 2016, ad oggi non pubblicata, la Commissione europea ha inflitto ammende ad alcune banche per la loro partecipazione ad un’intesa relativa agli strumenti derivati sui tassi di interesse in euro (EURIBOR).
In particolare, le banche avrebbero concluso intese su elementi di determinazione del prezzo degli strumenti derivati e si sarebbero scambiate informazioni delicate in violazione delle norme dell’UE relative alle pratiche anticoncorrenziali.
La decisione della Commissione UE è stata impugnata dinanzi al Tribunale dell’Unione europea, ed il procedimento è pendente (cause T-113/17 e T-106/17). Parallelamente, le banche hanno avviato una discussione con la Commissione relativamente alla pubblicazione di tale decisione allo scopo di identificare le informazioni riservate che non dovevano figurare nella decisione pubblicata.
La Commissione, con decisioni del 27 aprile 2018, ha respinto le domande di trattamento riservato.
Sono seguite alcune domande di provvedimenti provvisori dirette alla sospensione dell’esecuzione di tali decisioni e, in sostanza, a che la decisione della Commissione che constata l’intesa non sia pubblicata fino alla conclusione del giudizio di annullamento promosso avverso tale decisione.
Il presidente del Tribunale ha respinto le domande di provvedimenti provvisori.