Con risposta all’interpello n. 71 del 20 novembre 2018, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in relazione alla possibilità per una società di trasferire la propria posizione IVA a credito ad un fondo di investimento alternativo immobiliare (FIA Immobiliare) nel contesto dell’apporto di una pluralità di immobili prevalentemente locati ex articolo 8, comma 1-bis, del decreto-legge 25 settembre 2001, n. 351.
In particolare, per i motivi meglio espressi nella risposta pubblicata in allegato, l’Agenzia ha confermato la possibilità di trasferire l’intero credito IVA (al netto dei soli importi compensati fino alla data dell’apporto), maturato in capo alla conferente, con le medesime modalità adottate nel caso di operazioni straordinarie, posta l’assimilazione dell’apporto di una pluralità di immobili prevalentemente locati, ex articolo 8, comma 1-bis, del decreto-legge n. 351 del 2001, al conferimento o cessione d’azienda.
Inoltre, l’Agenzia ha evidenziato come il trasferimento dell’intero credito IVA, maturato fino alla data in cui l’operazione di apporto produce effetti, debba ritenersi efficace nei confronti dell’Amministrazione finanziaria a prescindere dall’osservanza della procedura formale di cessione prevista dalla legge sulla contabilità di Stato di cui al regio decreto 18 novembre 1923 n. 2440. Al fine di dare evidenza dell’apporto, il conferente compila la dichiarazione IVA/2019 (anno d’imposta 2018) attenendosi alle istruzioni per i “Contribuenti con operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, ecc.) o altre trasformazioni sostanziali soggettive”.