Lo scorso 21 dicembre 2016, la Commissione Europea ha pubblicato la proposta di Direttiva del Consiglio che modifica la direttiva 2006/112/CE relativa al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto con riguardo all’applicazione temporanea di un meccanismo generalizzato di inversione contabile alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi al di sopra di una determinata soglia (cfr. contenuti correlati).
La proposta in esame introduce un’applicazione generalizzata del meccanismo dell’inversione contabile (reverse charge) a tutte le forniture domestiche di beni e servizi effettuate tra soggetti passivi IVA (business to business) di importo superiore a 10.000 euro, con l’obiettivo di contrastare le frodi IVA. L’introduzione di tale meccanismo ha natura facoltativa e temporanea ed è subordinata alla soddisfazione di criteri predefiniti.
Al fine di ricevere osservazioni sui dettagli della proposta, il Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha avviato una consultazione pubblica che rimarrà aperta fino al 15 marzo 2017.