Con Risoluzione n. 21/E del 20 febbraio 2015 l’Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni chiarimenti relativamente all’inversione contabile (c.d. reverse charge) di cui all’articolo 17, comma secondo, del DPR n. 633 del 1972.
In particolare, e per i motivi meglio esposti nella Risoluzione in allegato, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che il documento emesso con partita IVA italiana dal rappresentante fiscale di un soggetto passivo estero residente nella UE (o fuori dalla UE), per una cessione effettuata nei confronti di un soggetto passivo IVA residente in Italia, sia da considerare non rilevante come fattura ai fini IVA e debba essere richiesta al suo posto la fattura emessa direttamente dal fornitore estero.