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Imposta sui servizi digitali: approvato dall’AE il modello di dichiarazione

26 Gennaio 2021

Con Provvedimento del 25 gennaio 2021 l’Agenzia delle Entrate ha approvato il nuovo modello Dst, Digital services tax, da utilizzare per comunicare all’Agenzia i dati relativi all’Imposta sui servizi digitali dovuta e versata per il 2020. Con la stessa dichiarazione è inoltre possibile chiedere il rimborso, nel caso l’imposta sia stata pagata in eccesso, oppure riportare l’eventuale credito all’anno successivo.

Sono tenuti alla presentazione del modello quei soggetti esercenti attività d’impresa che, nel corso dell’anno solare precedente a quello in cui sorge il presupposto impositivo, realizzano ovunque nel mondo, singolarmente o congiuntamente a livello di gruppo, un ammontare complessivo di ricavi non inferiore a euro 750.000.000 e, nel medesimo periodo, sempre singolarmente o congiuntamente a livello di gruppo, un ammontare di ricavi da servizi digitali non inferiore a euro 5.500.000 nel territorio dello Stato. In caso di designazione, la società del gruppo designata assolve al predetto obbligo per ciascuna società designante.

La Digital services tax si applica sui ricavi derivanti dalla fornitura, nel corso dell’anno solare, dei seguenti servizi digitali: veicolazione su un’interfaccia digitale di pubblicità mirata agli utenti della medesima interfaccia; messa a disposizione di un’interfaccia digitale multilaterale che consente agli utenti di essere in contatto e interagire tra loro, anche al fine di facilitare la fornitura diretta di beni o servizi; trasmissione di dati raccolti da utenti e generati dall’utilizzo di un’interfaccia digitale. Il nuovo modello Dst è disponibile, con le relative istruzioni, sul sito internet dell’Agenzia delle entrate all’interno della sezione “Modelli”.

Il modello deve essere presentato in via telematica entro il 31 marzo di ciascun anno. Per la prima annualità, tale termine è fissato al 30 aprile 2021.

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