Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 262 del 22 ottobre 2020, il Decreto del Ministero dell’economia e delle finanze n. 132 del 24 agosto 2020 recante l’individuazione delle cause che possono consentire il rifiuto delle fatture elettroniche da parte delle amministrazioni pubbliche.
In particolare, evidenzia il MEF, sono previste cinque specifiche cause di rifiuto:
- fattura riferita ad una operazione che non è stata posta in essere in favore della PA destinataria della trasmissione del documento
- omessa o errata indicazione del Codice identificativo di Gara (CIG) o del Codice unico di Progetto (CUP), da riportare in fattura
- omessa o errata indicazione del codice di repertorio per i dispositivi medici e per i farmaci
- omessa o errata indicazione del codice di Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC) e del corrispondente quantitativo da riportare in fattura per i farmaci
- omessa o errata indicazione del numero e data della Determinazione Dirigenziale d’impegno di spesa per le fatture emesse nei confronti delle Regioni e degli enti locali.
Il provvedimento entrerà in vigore a partire dal 6 novembre 2020.