L’Antitrust ha sanzionato tre società per pratiche commerciali scorrette in sede di recupero crediti.
In particolare, la condotta illecita si è concretizzata nell’inoltro sistematico di ricorsi per decreto ingiuntivo e atti di citazione in giudizio senza il rispetto del foro territoriale competente, ovvero quello cioè di residenza del cliente.
Tali pratiche, secondo l’Antitrust, erano volte a determinare nel consumatore medio, indipendentemente dall’esercizio di un legittimo diritto di recupero del credito in sede giudiziale, la convinzione che fosse preferibile pagare l’importo richiesto piuttosto che esporsi a un contenzioso giudiziario presso un foro diverso da quello della propria residenza, per evitare una comparizione in giudizio più onerosa e difficoltosa.