Il 15 gennaio 2014 la Commissione europea ha adottato le nuove linee guida che definiscono le condizioni che gli Stati devono rispettare per concedere aiuti destinati ad agevolare l’accesso ai finanziamenti da parte delle PMI europee e società di “medio capitale” (c.d. midcaps).
L’intervento mira a contrastare le difficoltà che le PMI e le midcaps, soprattutto nelle fase di sviluppo iniziale, ed indipendentemente dalla qualità potenziale della loro attività, riscontrano nell’ottenere finanziamenti.
Fra le novità: l’allargamento dell’ambito soggettivo di applicazione degli aiuti, che interesserà non solo Pmi ma midcap (fino a 499 addetti) e società innovative (fino a 1500 addetti e con costi per ricerca e sviluppo pari al 10% del totale dei costi operativi); l’aumento della soglia di aiuto compatibile con le norme UE, che a partire dal 01 luglio 2014 salirà da 1,5 milioni l’anno per impresa (limite oggi vigente) a 15 milioni di euro; l’aumento degli strumenti finanziari ammissibili (equity, quasi equity, garanzia e prestiti); la diminuzione della soglia minima di partecipazione di capitali privati, che, pur obbligatoria, ha come limite il 10% del capitale, in modo che lo Stato possa intervenire soprattutto in quelle aziende che non riescono ad attrarre capitali di rischio privati.