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Redditometro: le nuove istruzioni operative per garantire il rispetto della privacy dei contribuenti

12 Marzo 2014
Di cosa si parla in questo articolo

Pubblicata dall’Agenzia delle Entrate la Circolare N. 6/E dell’11 marzo 2014 con la quale vengono fornite alcune precisazioni in merito alle istruzioni operative dettate dalla Circolare n. 24/E del 31 luglio 2013 in materia di accertamento sintetico del reddito complessivo delle persone fisiche ai sensi dell’articolo 38, commi dal quarto al settimo, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600 (c.d. redditometro).

La Circolare segue la verifica preliminare condotta dal Garante della privacy, su indicazione della stessa Agenzia, e volta ad assicurare la conformità del trattamento dei dati personali alla disciplina in materia di protezione dei predetti dati.

Nel parere conclusivo reso in data 21 novembre 2013, il Garante ha escluso che il redditometro, già nelle prime fasi istruttorie, sia fondato unicamente sul “trattamento automatizzato” di dati personali di cui all’art. 14, comma 1 del Codice, in quanto viene sempre assicurato l’intervento del funzionario dell’Agenzia delle entrate nell’ambito del procedimento di accertamento, prima dell’adozione dell’atto.

In tal senso, evidenzia il Garante, il procedimento prevede due momenti obbligatori di confronto con il contribuente, motivo per cui l’iter procedurale descritto nella citata Circolare n. 24/E del 31 luglio 2013 deve ritenersi sufficiente a garantire che il trattamento dei dati non ricada nel divieto di decisioni automatizzate di cui all’art. 14 del Codice.

Tuttavia, nell’ottica di ridurre i rischi specifici per i diritti fondamentali e la libertà degli interessati e rendere il trattamento dei dati personali conforme alla disciplina recata dal Codice, il Garante ha ritenuto opportuno che l’Agenzia delle entrate adottasse, prima dell’inizio del trattamento, alcuni interventi relativi alla qualità e conservazione dei dati, all’informativa al contribuente, all’individuazione della reale situazione familiare dello stesso, nonché alla determinazione del contenuto induttivo degli elementi di capacità contributiva.

La nuova Circolare dell’Agenzia delle Entrate si sofferma in particolare su: l’ndividuazione del “lifestage”; l’attività istruttoria; le spese medie ISTAT; il “fitto figurativo”; il riscontro della correttezza dei dati.

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