Nella seduta dell’8 novembre scorso il Consiglio UE ha adottato una direttiva che modernizza il diritto dell’UE sulla tutela dei consumatori e facilita l’esercizio dei diritti dei consumatori.
La nuova direttiva prevede in particolare:
- una maggiore armonizzazione e semplificazione di alcuni dei criteri utilizzati per stabilire il livello delle sanzioni per le violazioni del diritto UE in materia di consumatori;
- il diritto a rimedi individuali per i consumatori lesi da pratiche commerciali sleali, come un marketing aggressivo;
- maggiore trasparenza nelle transazioni online, in particolare per quanto riguarda l’utilizzo di recensioni online, la fissazione personalizzata dei prezzi sulla base di algoritmi o una migliore classificazione dei prodotti dovuta ai “posizionamenti a pagamento”;
- l’introduzione di obbligo per i mercati online di comunicare ai consumatori se, in una transazione, il professionista responsabile è il venditore e/o il mercato online stesso;
- la tutela dei consumatori rispetto ai servizi digitali “gratuiti”, vale a dire quelli per i quali i consumatori non pagano un importo in denaro ma forniscono dati personali, come l’archiviazione su cloud, i social media e gli account di posta elettronica;
- informazioni chiare ai consumatori in caso di riduzione dei prezzi;
- l’eliminazione di oneri sproporzionati, ad esempio l’obbligo di utilizzare mezzi di comunicazione obsoleti, che la legislazione vigente impone alle imprese;
- chiarimenti sulla libertà degli Stati membri di adottare provvedimenti per proteggere gli interessi legittimi dei consumatori rispetto a pratiche particolarmente aggressive o ingannevoli di commercializzazione o vendita nel quadro di vendite negoziate fuori dai locali commerciali;
- chiarimenti sul trattamento che gli Stati membri dovrebbero riservare alla commercializzazione ingannevole di prodotti “a duplice qualità”.
La direttiva modifica la direttiva relativa alle pratiche commerciali sleali (2005/29/CE), la direttiva sui diritti dei consumatori (2011/83/UE), la direttiva sulle clausole abusive nei contratti (93/13/CEE) e la direttiva sull’indicazione dei prezzi (98/6/CE).